Arrestato per gli scontri nel corteo pro Palestina, il giovane ai domiciliari: “Trovato in mezzo, sono stato malmenato”

Ascoli Piceno, 8 ottobre 2024 – E’ stato mandato ai domiciliari, nella sua abitazione di Monteprandone, Tiziano Lovisolo, il 24enne arrestato sabato durante gli scontri tra polizia e giovani che manifestavano a Roma in favore della Palestina. Lovisolo è accusato di lesioni gravi e resistenza a pubblico ufficiale. La Procura della Repubblica aveva chiesto la convalida e il trasferimento in carcere, ma il giudice per le direttissime ha deciso di convalidare l’arresto disponendo i domiciliari. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altre testate

Dopo un presidio in Piazza Castello i manifestanti si sono mossi in corteo per le strade della città, tensioni con la Polizia sotto la sede Rai. Manifestazione pro Palestina a Torino ad un anno dall’attacco di Hamas contro Israele che ha acceso il conflitto in Medioriente. (Corriere TV)

La ricostruzione dei fatti avvenuti sabato 5 ottobre e che ha visto coinvolti gli attivisti della Rete Bergamo per la Palestina di Rete Bergamo per la Palestina (Osservatorio Repressione)

“Oggi è la giornata in cui bisogna ricordarsi di essere davvero tutti uniti nel combattere il terrorismo vergognoso di Hamas e dare solidarietà a Israele. Un anno fa tutti si dicevano accanto a Israele, poi hanno iniziato a esserci una serie di distinguo, fino a che addirittura qualcuno ha provato a invitare gli amici di Hamas alla Camera dei Deputati”. (LAPRESSE)

Corteo pro Palestina a Torino, bruciate bandiere di Israele. Agenti feriti da petardi

I manifestanti sono partiti da piazza Castello per raggiungere piazza Vittorio Veneto, dove hanno acceso un falò (Open)

Comitati, associazioni e collettivi Pro-Pal si sono dati appuntamento in serata a Torino «per sostenere la Palestina, la sua resistenza e il Libano» e per denunciare il genocidio in corso a Gaza. Uno dal Campus Einaudi dove nel tardo pomeriggio aveva parlato Mjriam Abu Samra, ricercatrice e attivista italo-palestinese, guidato dagli universitari dell’Intifada studentesca, aperto dallo striscione «Un anno di resistenza, un anno di genocidio». (il manifesto)

La manifestazione è partita da piazza Castello e ha raggiunto piazza Vittorio. Lanciate anche alcune uova contro i giornalisti, colpito a un occhio un cineoperatore di Mediaset (Adnkronos)