Il discorso del ministro Giuli era pieno di fuffa, ma il punto è un altro
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Il discorso del ministro Giuli era pieno di fuffa, ma il punto è un altro Giuli (foto LaPresse) Il discorso di insediamento di Alessandro Giuli, fresco di nomina ed evidentemente impaziente di mettersi al passo con i suoi colleghi, sta facendo ridere tutta Italia. In poche ore è diventato un gigantesco meme che sta dominando internet e i giornali: le frasi ampollose e ricche di termini poco noti, che producono l’ovvio effetto supercazzola del conte Mascetti, sembrerebbero proprio scritte apposta per scatenare la fantasia dei commentatori. (Today.it)
Su altre fonti
La chiamano ‘riduzione delle inefficienze’ ma sono tagli belli e buoni che tutti i settori culturali stanno denunciando e su cui gli stessi uffici del Mic, senza guida, sono in imbarazzo. “Il collega Amorese che cerca di difendere l’assenza di Giuli al Cdm di questa sera conferma, indirettamente, la sforbiciata in arrivo per i settori culturali. (Civonline)
Per esempio ha mostrato rispetto umano e culturale per Saviano, riconoscendone il valore, il coraggio e la vita d’inferno. Magari è stato un po’ verboso in Commissione, quando presentando il suo programma forse si è fatto prendere un po’ la mano con le parole dense. (L'Unione Sarda.it)
È saltata l'audizione del ministro della Cultura Alessandro Giuli prevista per giovedì in Parlamento. I parlamentari delle commissioni cultura di Camera e Senato hanno ricevuto oggi l'annuncio che la prevista audizione verrà rinviata al 7 novembre, "per un sopravvenuto impegno" del ministro. (Trentino)
Da giorni sta suscitando ilarità la comunicazione delle linee programmatiche fatta lo scorso 9 ottobre da Alessando Giuli, neoministro alla Cultura, quella dei passaggi sull’«ontologia intonata alla rivoluzione permanente dell’infosfera globale» e sull’epoca «delle passioni tristi». (Merateonline)
E non è un caso che proprio all’inizio della lunga parte dell’intervento dedicata all’imprenditore, il Ministro cada in contraddizione. Siamo già al nodo centrale della destra novecentesca e poi postmoderna. (Lucy. Sulla cultura)
Il laureando Alessandro Giuli, neoministro della Cultura, ha esposto alle Commissioni riunite Cultura della Camera e Istruzione del Senato le linee programmatiche della sua azione. Da quando in Parlamento fanno le registrazioni video, i resoconti stenografici sono diventati meno urgenti (sic!). (L'Opinione delle Libertà)