Luca Lucci, il capo ultrà del Milan arrestato: il dominio sulla Sud, le chat con i narcos in cui si fa chiamare «Belva Italia» e le mani su eventi e locali «vip»

Lo chiamano «il Toro». Lui nelle chat criptate con i narcotrafficanti aveva scelto il nickname inequivoco «Belva Italia». Luca Lucci, 42 anni, casa a Scanzorosciate nella Bergamasca, tra gli arrestati nella vasta operazione di lunedì 30 settembre, è il monolite del tifo organizzato rossonero. Prima dalla balaustra del secondo anello blu di San Siro, poi forzatamente dai domiciliari, lasciando la facciata del tifo a suo fratello Francesco e ai suoi pretoriani. (Corriere Milano)

La notizia riportata su altre testate

Alcune società lo stanno facendo bene, altre meno". Deve aumentare anche la collaborazione nella prevenzione e nell'alfabetizzazione al tifo. (Il Mattino di Padova)

Non aveva preso benissimo il percorso rieducativo voluto dal giudice di sorveglianza, ritendendolo una sostanziale cavolata. Per questo insultava la dottoressa che lo avrebbe accompagnato a San Siro, mimava di offenderla con uno sputo e mandava a quel paese i magistrati. (Il Fatto Quotidiano)

Da Fedez e il braccio destro Rosiello ai riferimenti a Iovino e Tony Effe: chi sono i personaggi tra tifo e musica citati nell’inchiesta sulle curve

"Siamo uomini con la mentalità giusta, mentalità da ultras. Voglio fare asso pigliatutto. Non mi tradire, sennò mi tocca ammazzarti". Così i capi ultras di Inter e Milan parlano dei rapporti economici tra le due curve, ignari di essere intercettati dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza di Milano. (MilanoToday.it)

Ecco la galleria di personaggi finiti nella rete dell’inchiesta della Squadra mobile e della Dda di M… Capi curva e uomini di mano, ’ndranghetisti criminali di spessore, addetti a settori chiave come biglietti e parcheggi. (La Repubblica)