Niente quattrini per la sanità, perché preoccuparsi?

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
">
Quotidiano Sanità SALUTE

Niente quattrini per la sanità, perché preoccuparsi? 25 OTT di Pietro Cavalli Gentile Direttore, niente quattrini per la Sanità: c’è da preoccuparsi? No, per nulla. Si tratta infatti di una scelta nell’interesse dei cittadini, specie dei meno abbienti. Scorrendo infatti i dati dell’Istituto Superiore di Sanità relativi al 2023 e riguardanti la rinuncia ai servizi sanitari (visite mediche, esami diagnostici, presa in carico da parte del SSN) da parte di molti cittadini italiani, si scopre che tale rinuncia è dovuta principalmente alle lunghe liste d’attesa, ma anche alle difficoltà logistiche, agli orari impossibili, al costo elevato delle prestazioni. (Quotidiano Sanità)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il dato emerge dall'ultima ricerca di Passi d'Argento, il gruppo di studio messo in campo dall'Istituto Superiore della Sanità. In Puglia un anziano con una patologia su quattro rinuncia a curarsi per via delle liste d'attesa che sono troppo lunghe, per i costi della sanità o perché ha delle difficoltà nel raggiungere ospedali e cliniche. (quotidianodipuglia.it)

"Mancano medici e troppo spesso i pazienti sono costretti a rivolgersi al privato". Un monitoraggio che riguarderà l’intera area di competenza dell’Azienda con sede a Vimercate. (IL GIORNO)

A rischio anche la salute di 2,1 milioni di famiglie italiane che vivono nell’indigenza. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il 25% degli ultra 65enni in Italia rinuncia alle cure per le lunghe liste di attesa, per i costi delle prestazioni e per difficoltà logistiche. (Il Fatto Quotidiano)

In generale la situazione è positiva in quanto per tutte le altre visite monitorate su prescrizione del ministero della Salute i tempi sono rispettati mantenendo una media vicina al 90 per cento nelle diverse classi di priorità. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

MUGELLO – Un anno di tempo per ottenere una visita specialistica. Questa la denuncia di un nostro lettore che oggi, mercoledì 30 ottobre 2024 ha prenotato un’ecografia addome completo, con urgenza a sessanta giorni dalla richiesta del medico, per il prossimo 29 ottobre. (Il Filo del Mugello)

In Sardegna la percentuale di ultra sessantacinquenni che deve soprassedere è tra le più alte d’Italia: il 35,7% degli anziani con patologie non può fare visite mediche o esami diagnostici, deve arrendersi a liste d’attesa infinite, ai costi troppo alti delle prestazioni, alle difficoltà di andare nelle strutture (perché sono soli e non riescono a spostarsi agevolmente). (L'Unione Sarda.it)