Sanremo 2025, stasera la finale: Gabry Ponte accende l’Ariston con “Tutta l’Italia”. Il vincitore alle 2

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Ultima serata del Festival. Sul palco Cattelan e Marcuzzi con Carlo Conti. Si chiuderà intorno all’1.10 con le esibizioni, all’1.47 la cinquina dei migliori e il vincitore Scaletta della finale di Sanremo Chi vincerà Sanremo 2025? I favoriti I codici di televoto e come votare I co-conduttori: Cattelan | Marcuzzi Classifica | Testi e cantanti | Fantasanremo (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il regista rivela anche un retroscena sulla serie Vita da Carlo e il finale alternativo che avrebbe mostrato la vittoria di Lucio a Sanremo. Dopo il secondo posto e il Premio Mia Martini, per Verdone il cantautore è destinato a lasciare un segno profondo nella musica italiana. (ilmessaggero.it)

Durante la puntata di "Che tempo che fa" sul Nove, Lucio Corsi, riveazione del Festival di Sanremo, è stato ospite di Fabio Fazio e bel corso dell'intervista è stato mostrato anche un video messaggio di Carlo Verdone che nella sua serie tv "Vita da Carlo" ha avuto proprio negli anni scorsi anche Lucio Corsi tra gli interpreti: " Questa mattina quando ho saputo che è arrivato secondo e che ha vinto il premio Mia Martini, sono stato veramente molto contento. (la Repubblica)

È stato la rivelazione dell'ultima edizione del Festival di Sanremo, la sua canzone conta già mille mila stream e la sua semplicità ha conquistato il cuore di tutti. (leggo.it)

Lucio Corsi nasce a Grosseto il 15 ottobre 1993, e fin dalla giovane età mostra una grande passione per la musica. La Carriera di Lucio Corsi: Dai Primi Passi a Sanremo 2025 (SofiaOggi.com)

Il menestrello grossetano nella serata finale della kermesse ha infatti eseguito la sua canzone, ‘Volevo essere un duro’, suonando una chitarra elettrica firmata Wandrè – una ‘Oval’ –, creata nel 1958 dal liutaio cavriaghese Antonio Pioli, che tra il 1957 e il 1968 ideò, e nella sua bottega realizzò circa 30 modelli, poi fabbricati in serie e marchiati con quello che, a lungo, fu creduto il suo soprannome: Wandrè, appunto. (il Resto del Carlino)

Dopo anni dominati da produzioni pop sperimentali, la vittoria del talento genuino ha riscritto le regole del palcoscenico, dimostrando che la capacità di raccontare storie attraverso la musica, unita a uno stile personale e ricercato, è ancora la chiave per conquistare cuori e menti. (ilmattino.it)