Difficoltà specializzazioni mediche Università di Siena, il Comune convoca Ateneo e Scotte
In risposta alla crescente preoccupazione per la situazione di difficoltà che sta attraversando il settore della specializzazione medica dell’Università di Siena, il Comune di Siena ha convocato un incontro per lunedì 14 ottobre 2024 su richiesta dell’assessore alla sanità Giuseppe Giordano e dell’assessore con delega all’università Vanna Giunti. All’incontro parteciperanno rappresentanti dell’Università di Siena e dell’Azienda ospedaliera universitaria senese per discutere dell’accreditamento delle scuole di specializzazione dell’area sanitaria e dello stato delle iscrizioni al primo anno di corso. (RadioSienaTv)
Ne parlano anche altre fonti
Negli anni in cui si registra la mancanza di medici nella sanità pubblica e i neo-dottori di medicina si scagliano contro l’imbuto post-laurea delle scuole specialistiche, ogni anno le università italiane si ritrovano con un quarto delle borse di studio non assegnate per mancanza di iscrizioni proprio alle scuole di specializzazione. (LA NAZIONE)
Leggi tutta la notizia Tutto questo lascia ... (Virgilio)
Cominciamo dai numeri. Su un totale di 1053 posti per le Scuole di specializzazione in Medicina (anno accademico 2024-2025) banditi dal Ministero dell’Università, qui a Napoli ne sono stati assegnati 842 vale a dire l’ottanta per cento delle disponibilità. (ilmattino.it)
Di Redazione | 1 Ottobre 2024 alle 13:30 Il Rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra, esprime compiacimento per l’interesse di questi giorni sull’andamento delle iscrizioni presso le 33 Scuole di Specializzazione dell’Ateneo, a dimostrazione della loro importanza per lo sviluppo delle carriere professionali che da queste derivano in tutte le aree disciplinari e per il futuro delle attività in numerose aree dell’AOUS. (RadioSienaTv)
Parola di Oliviero Toscani, fotografo e creativo che all'Adnkronos Salute offre il suo punto di vista sull'allontanamento dei giovani dalla professione medica, sempre meno ambita. Per rendere più attraente la professione del medico, soprattutto l'attività del pronto soccorso, "non servono campagne, idee creative, suggerimenti pubblicitari. (Adnkronos)
Nessuno vuole più fare il medico di emergenza-urgenza. In Lombardia, su 181 posti disponibili, ne sono stati assegnati solo 47: il 26 per cento, contro il 74 per cento rimasto libero. Ovvero, un posto su quattro. (Prima Bergamo)