Pagina 3 | Sinner, l'infamia doping della Wada: Jannik usato per un gioco di potere

C’è Roman Safiullin nella mattinata di Pechino , lontana undici ore di aereo dall’Italia, e sei di fuso orario. Si va in campo, anche oggi. Due ore per non pensare a niente, gli dicono per aiutarlo. Ma chi ce la fa a ripulire del tutto la propria mente? Esiste un panno bianco, magari uno strofinaccio, per renderla di nuovo candida come quella di un bambino? L’immagine di Sinner bambino è quella di un ragazzino sugli sci, capelli rossi al vento (Tuttosport)

La notizia riportata su altri media

Probabilmente la gente ha iniziato a guardare Sinner in un modo differente e non so come lui possa sentirsi. "Nemico" in campo, ma amico fuori. (La Gazzetta dello Sport)

Una vicenda che non accenna a placarsi. (Il Messaggero Veneto)

Come e perché si è arrivati al Tas? Ai primi di settembre, l’agenzia mondiale antidoping (Wada), dopo aver chiesto una integrazione di documentazione all’International tennis integry agency si è rivolto al Tribunale di arbitrato sportivo (Tas), il massimo organo di giustizia sportiva mondiale, perché applichi nei confronti di Sinner "un periodo di ineleggibilità compreso tra 1 e 2 anni". (La Gazzetta dello Sport)

Sinner, cosa c'è dietro il ricorso della Wada: dal bollino doping mancante alla prova più difficile, il parere dell'esperto di diritto sportivo

Carlos Alcaraz è tornato a parlare del caso di doping che vede coinvolto Jannik Sinner, dopo che la WADA ha presentato ricorso al TAS di Losanna. In conferenza stampa a Pechino dopo la vittoria su Griekspoor, il tennista spagnolo ha espresso vicinanza al numero uno al mondo. (TennisItaliano.it)

Insomma: il ricorso della WADA contro l'assoluzione del numero uno del mondo del tennis è inedito ed anche un po' grottesco. Inedito perché mai l'ente aveva fatto ricorso al TAS sulla decisione di un tribunale indipendente (in questo caso l'ITIA, e a questo si aggiunge che nel caso Bortolotti - tennista italiano assolto per la stessa positività al Clostebol - l'appello non è stato presentato); grottesco perché basta leggere il comunicato: «La WADA ritiene che la constatazione di assenza di colpa o negligenza non sia corretta ai sensi delle norme vigenti. (il Giornale)

L'avvocato Enrico Lubrano è positivo sul giudizio che attende il tennista italiano: «Ha già dimostrato la propria non colpevolezza innanzi alla Giustizia Sportiva Internazionale dell'I.T.I.A.». «Il rischio che Sinner possa essere condannato c'è, ma è limitato». (ilmessaggero.it)