Stop al lavoro dalle 12.30 alle 16, chi riguarda e le regioni coinvolte

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Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria INTERNO

(Adnkronos) – Stop al lavoro per caldo, dalle 12.30 alle 16, in alcuni settori come l’edilizia, l’agricoltura e il florovivaismo. Coinvolte 13 regioni: Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marche. Ma potrebbero aggiungersene altre. C’è poi comunque la possibilità di richiedere la cassa integrazione con la causale caldo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

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Introduzione (Sky Tg24 )

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, hanno firmato l’ordinanza per garantire la sicurezza sul lavoro per i lavoratori subordinati e autonomi, nonché i soggetti ad essi equiparati, del settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili ed affini, impegnati in attività classificabili come “attività fisica intensa” o altre attività equiparabili, in condizioni di prolungata esposizione diretta ai raggi solari, nelle giornate particolarmente calde, e dove non sia possibile introdurre misure di riduzione del rischio. (Prima Biella)

Liguria e Piemonte prendono provvedimenti a tutela dei lavoratori all’aperto contro l’emergenza caldo. La nuova ordinanza emanata dalla Regione Liguria, valida fino alla fine di agosto, indica lo stop al lavoro tra le 12.30 e le 16 nei settori agricolo, florovivaistico, nei cantieri edili e affini, in caso di rischio “alto” per le ondate di calore. (MeteoWeb)

Stop ai lavori all’aperto nelle ore più calde

Regione Liguria ha emanato un'ordinanza con la quale si impone il divieto, nel caso di riscontrino particolari condizioni climatiche, di lavorare tra le 12.30 e le 16.00 , su tutto il territorio della... (Virgilio)

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, hanno firmato l’ordinanza per garantire la sicurezza sul lavoro, per i lavoratori subordinati e autonomi, nonché i soggetti ad essi equiparati, del settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili ed affini, impegnati in attività classificabili come “attività fisica intensa” o altre attività equiparabili, in condizioni di prolungata esposizione diretta ai raggi solari, nelle giornate particolarmente calde, e dove non sia possibile introdurre misure di riduzione del rischio. (La Nuova Provincia - Asti)

“Ho dato mandato agli uffici di predisporre con urgenza un’ordinanza valida quantomeno fino al 31 agosto, i cui contenuti e modalità applicative saranno discussi preventivamente con le diverse parti interessate in modo da tenere conto delle esigenze inderogabili delle aziende e al contempo offrire una concreta tutela per i lavoratori” ha annunciato Cirio dopo l’incontro tenutosi a Palazzo Piemonte per l’istituzione di un Tavolo permanente contro lo sfruttamento lavorativo in agricoltura. (La Provincia di Biella)