Salvini riapre le voci di rimpasto: “Io al Viminale? Ne parlerò con Piantedosi e Meloni”. Fazzolari chiude: “Non è all’ordine del giorno”

Salvini riapre le voci di rimpasto: “Io al Viminale? Ne parlerò con Piantedosi e Meloni”. Fazzolari chiude: “Non è all’ordine del giorno”
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“Siamo tutti nelle mani del buon Dio. Il ministro dell’Interno l’ho fatto e penso discretamente. Adesso l’assoluzione toglie le scuse soprattutto alla sinistra che diceva ‘no Salvini’ perché ero sotto processo. Ho tante cose da portare avanti al ministero dove sono però sicuramente occuparsi della sicurezza degli italiani è qualcosa di bello ed importante. Matteo Piantedosi ha tutta la mia fiducia, poi ragioneremo sia con Giorgia sia con lui”. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Per quanto riguarda il desiderio del vicepremier e capo della Lega Matteo Salvini di tornare al Viminale , Tajani replica: «Al ministero dell’Interno c'è un ministro, Matteo Piantedosi, che sta lavorando benissimo, Salvini mi pare che abbia un altro lavoro... (Gazzetta del Sud)

Da ministro dell'Interno penso di aver fatto un lavoro discreto. "Occuparsi della sicurezza degli italiani e' qualcosa di importante e bello. (Tiscali Notizie)

Da ministro dell'Interno penso di aver fatto un lavoro discreto. Ora, con l'assoluzione, cadono le scuse di chi diceva che non potevo occuparmi di immigrazione e sicurezza perché ero sotto processo", così il vicepremier e ministro dei Traporti, Matteo Salvini, su un possibile ritorno al Viminale: "Le ricostruzioni sono come il calciomercato del Milan, senza attendibilità. (la Repubblica)

Salvini insiste sul ritorno al Viminale: “Ne parlerò con Meloni”. Fazzolari: “Il rimpasto non è all’ordine del giorno”

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Il tema esiste, inutile nasconderlo. L’assoluzione nel processo Open Arms, in fondo, ha rinfocolato il desiderio. (Nicola Porro)

Ho tante cose da portare avanti al ministero dove sono però sicuramente occuparsi della sicurezza degli italiani è qualcosa di bello ed importante. «Siamo tutti nelle mani del buon Dio. (La Stampa)