L'operazione «Nuovo ordine» per uccidere Nasrallah: le coordinate dell'incontro, l'ordine ai caccia, le bombe anti-bunker
Una settimana tragicamente “mediorientale”, tra guerra e speranze, chiusa dall’operazione “Nuovo ordine” per uccidere Hassan Nasrallah. E non è finita in quanto l’IDF ha promesso nuovi colpi per sfruttare la fase favorevole. La diplomazia occidentale si è impegnata con contatti diretti, viaggi di ministri, con in tasca una proposta di tregua di 21 giorni confezionata da Usa e Francia. I mediatori sembravano essere vicini ad un risultato, sia pure in un contesto fragile, e si erano spinti a note di ottimismo cauto. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
«Il sangue del martire Sayyed Hassan Nasrallah non sarà versato invano». La Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha affidato a una lunga serie di messaggi social il suo commento sulla morte del capo di Hezbollah. (ilmessaggero.it)
Il bombardamento (Shalom.it)
(di Gino Lanzara ) Seguendo il paradigma di Moshe Dayan, Gerusalemme continua ad interpretare il ruolo del cane pazzo che non può e non deve percepire un pericolo per la sua esistenza. Il rischio è tuttavia, come sempre, quello di rimanere ancora più solo di quanto giù non sia. (Difesa Online)
«Il Maestro della Resistenza è morto», ha infine dichiarato Hezbollah con una nota dopo averne trovato e identificato il corpo, ieri mattina, assieme a quello del comandante Ali Karaki. Tsahal l’aveva già confermato: Hassan Nasrallah è stato ucciso da Israele, colpito ne… (La Stampa)
I leader uccisi di Hezbollah IBRAHIM QUBAISI, 24 settembre. Israele ha rintracciato e assassinato i comandanti di Hezbollah sostenuti dall’Iran in Libano e i leader del gruppo militante palestinese Hamas a Gaza nel mezzo di una forte escalation nei conflitti che durano da quasi un anno. (Il Sole 24 ORE)
Ma per raccogliere la difficile eredità del cofondatore di Hezbollah, ucciso venerdì mentre nel quartier generale del gruppo terroristico pianificava nuovi attacchi, saranno decisivi altri fattori che lo avevano già portato ad occupare ruoli importanti nel “partito di Dio” . (ilmessaggero.it)