Processo Regeni, un nuovo testimone: «Ho visto Giulio bendato e sfinito dalla tortura»

Un palestinese lo ha affermato in un video inserito in un documentario in onda su Al Jazeera e proiettato in aula durante l'udienza. A parlare è stata anche la sorella del ricercatore, Irene: «Era un ragazzo normalissimo, un esempio per me». Prosegue il processo a Roma a carico di quattro 007 egiziani, accusati della morte del ricercatore Giulio Regeni. Dopo le parole di una cittadina tedesca, è spuntata una nuova testimonianza all’interno di un video mandato in onda da Al Jazeera e proiettato in aula. (Lettera43)

La notizia riportata su altri media

Ed a consegnarla è stato un cittadino palestinese, ex detenuto in un carcere a Il Cairo, il quale ha raccontato di aver visto il giovane ricercatore italiano durante la sua detenzione in Egitto "ammanettato con le mani dietro la schiena, con gli occhi bendati. (Il Giornale d'Italia)

Secondo questo testimone non c'erano solo i carcerieri, ma anche «gli investigatori, ufficiali che non avevo visto prima e un colonnello, un dottore specializzato in psicologia. (Vanity Fair Italia)

Il racconto di un ex detenuto palestinese in un videodocumentario tramesso da Al Jazeera e mostrato oggi nel corso dell'udienza del processo davanti alla Prima Corte di Assise di Roma che vede imputati quattro 007 egiziani (il Giornale)

Giulio «torturato con la corrente»: la testimonianza choc in video

Così un cittadino palestinese detenuto in una struttura penitenziaria degli apparati egiziani. Guerra Ucraina, il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che le difese aeree russe hanno abbattuto 5 missili americani Atacms sulla regione di Bryansk. (ilmessaggero.it)

Al processo per la morte del ricercatore friuliano, proiettata l'intervista di «Al Jazeera» a un detenuto degli 007 egiziani: «Gli chiedevano: "Dove hai imparato a resistere alla tortura?"» (Open)

Parla attraverso una video intervista, realizzata dall’emittente qatariota Al Jazeera, il testimone oculare delle torture inflitte a Giulio Regeni dalla National Security egiziana tra il 25 gennaio e il 3 febbraio 2016, giorno in cui il suo cadavere venne ritrovato lungo l’autostrada tra il Cairo e Alessandria. (il manifesto)