Capitale della Cultura, Caprioglio: "Un'identità forte della città c'era, si poteva partire da lì"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il tema di Savona candidata capitale italiana della cultura e la vittoria di Pordenone, continuano ad animare il dibattito cittadino. A fare alcune considerazione su Savona, la candidatura e la mancata vittoria è l'ex sindaco Ilaria Caprioglio con un post su Facebook. "Da cittadina sono sinceramente dispiaciuta per la mancata assegnazione a Savona del titolo di Capitale della cultura 2027 – spiega Caprioglio - Da ex sindaco, tuttavia, alcune considerazioni vorrei esprimerle, condividendo quelle già espresse dal vice sindaco della giunta Berruti Livio Di Tullio in gran forma come quando cucina cassate alla siciliana". (SavonaNews.it)
Su altri media
"Complimenti a Pordenone – è stato il commento congiunto del sindaco Gian Luca Zattini e del vicesindaco Vincenzo Bongiorno –. Pordenone sarà la capitale italiana della cultura 2027, un anno prima di quello, fatidico, che deciderà le sorti di Forlì, aspirante al titolo nel 2028. (il Resto del Carlino)
Pordenone capitale italiana della cultura 2027 Il sindaco di Pordenone, Alberto Parigi, è intervenuto in diretta per parlarci di Pordenone che diventerà capitale italiana della cultura 2027.All'interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi. (rtl.it)
"È già una vittoria. I numeri parlano chiaro". Il gruppo consiliare richiama i risultati numerici e riafferma la bontà del progetto di candidatura (Tempo Stretto)
Commenta così il sindaco di Savona Marco Russo l’annuncio della mancata e sperata vittoria del titolo di Capitale della Cultura 2027. Savona – «Il messaggio deve essere che “a Savona si può”, che possiamo innovare e porci sfide importanti». (La Stampa)
– Il progetto di Pordenone Capitale italiana della Cultura 2027, vincitore oggi della selezione tra dieci città finaliste, propone un programma che si articolerà in iniziative che coinvolgeranno cittadini, istituzioni, visitatori. (Agenzia askanews)
Il collegamento streaming, l’onorevole Mauro D’Attis, ha evidenziato il masochismo di alcuni leoni da tastiera brindisini che hanno criticato la candidatura della città, ma soprattutto ha evidenziato che Brindisi vive una nuova consapevolezza nella fase di transizione che si sta sviluppando anche in altre città italiane. (TeleRama News)