Ma il distretto rischia la crisi: "Payback, un balzello che blocca la ricerca"

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Stefano Rimondi, già past presidente di Confindustria Dispositivi Medici, è stato fondatore di Aferetica, una azienda nata come start up nel 2014 con sede amministrativa a San Giovanni Persiceto e sede produttiva a Mirandola, che si avvia a raggiungere quest’anno un fatturato di 10 milioni di euro. Rimondi, cosa comporta per voi il rimborso del payback? "Noi siamo una Pmi e tutto quello che si riesce a realizzare come utili lo investiamo in ricerca. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri giornali

È il principio base che sta nelle regole del mercato e dell’economia che è palesemente leso – sottolinea Caiumi –. "Siamo stupiti dalla recente doppia sentenza della Corte Costituzionale che dichiara legittima la norma del payback. (il Resto del Carlino)

"La Corte Costituzionale (con sentenza n. 140/2024) ha respinto le questioni di legittimità costituzionale, sollevate, a suo tempo, dal Tar del Lazio, sulla normativa relativa al payback dispositivi medici. (Quotidiano Sanità)

Payback dispositvi medici. Barcaiuolo (FdI): “Urgente supporto al settore per la gestione della crisi del comparto biomedicale” (Quotidiano Sanità)

Payback sui dispositivi medici, Giani: “Appena arrivano i soldi abbattiamo l’Irpef”. Imprese sul piede di guerra: “Impatto sul Ssn”

Il meccanismo del payback, che chiama le aziende a ripianare il 50% degli sfondamenti di spesa del settore biomedicale (cose che vanno dalle tac alle siringhe), presenta di per se diverse criticità», ma «non risulta irragionevole» né «sproporzionato». (La Stampa)

Dopo la decisione della Corte Costituzionale di avvallare il payback, considerato legittimo se pur con «diverse criticità», le imprese che forniscono dispositivi medici alla Regione (come nel resto d’Italia) sono in escandescenza. (La Repubblica Firenze.it)

Da un lato le aziende che gridano al disastro, minacciando licenziamenti e “ripercussioni anche sulla funzionalità del servizio sanitario“. Dall’altro i governatori regionali che fanno i conti e festeggiano, pregustando l’incasso di risorse importanti. (Il Fatto Quotidiano)