Un molisano over 65 su tre rinuncia alle cure pur avendone bisogno
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CAMPOBASSO – Un recente rapporto di Cittadinanzattiva indica che nel 2023 in Molise nove cittadini su cento hanno rinunciato alle cure mediche pur avendone bisogno. Un analogo lavoro, focalizzato però sulla popolazione anziana, è stato svolto dall’Istituto superiore di sanità (Iss) attraverso il Sistema di sorveglianza ‘Passi d’argento’. Dall’indagine effettuata nel biennio 2022-2023 tra gli over 65 è emerso che il 22,5% degli intervistati ha risposto di aver rinunciato a visite mediche o esami diagnostici, dato quasi in linea con quello nazionale (18,4%), mentre il 27,5% ha riferito di non aver avuto bisogno di ricorrere a prestazioni sanitarie. (Molise News 24)
Ne parlano anche altri giornali
Il dramma della rinuncia alle cure si amplifica sempre di più. (L'Unione Sarda.it)
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il 25% degli ultra 65enni in Italia rinuncia alle cure per le lunghe liste di attesa, per i costi delle prestazioni e per difficoltà logistiche. A questo aggiungiamo la carenza cronica di personale sanitario: nel 2026 oltre 11.400 medici di famiglia in meno e le nuove leve non basteranno a rimpiazzarle. (Il Fatto Quotidiano)
In Puglia un anziano con una patologia su quattro rinuncia a curarsi per via delle liste d'attesa che sono troppo lunghe, per i costi della sanità o perché ha delle difficoltà nel raggiungere ospedali e cliniche. (quotidianodipuglia.it)
Un monitoraggio che riguarderà l’intera area di competenza dell’Azienda con sede a Vimercate. Interviste ai malati in coda ai Cup e alle Case di comunità, debutta “Viva Voce“, il progetto di Cittadinanzattiva di Monza e Brianza sul grado di soddisfazione della sanità di casa che diventerà un dossier da consegnare ai vertici sanitari. (IL GIORNO)
“Ritenevo – lamenta il lettore – di essere dentro un’isola abbastanza felice per quanto riguarda la sanità locale. (Il Filo del Mugello)
In generale la situazione è positiva in quanto per tutte le altre visite monitorate su prescrizione del ministero della Salute i tempi sono rispettati mantenendo una media vicina al 90 per cento nelle diverse classi di priorità. (La Gazzetta del Mezzogiorno)