Il ritorno dell'Asse e la visita del Capo della Cia a Kiev
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Mondo 20 Gennaio 2023 A Ramstein inizia la quarta guerra mondiale, dopo la terza combattuta a freddo. Lo schema è alquanto semplice: costringere la Russia a dissanguarsi in Ucraina mentre si prepara uno scenario analogo per la Cina. Ma per creare uno scenario in stile ucraino nel Pacifico, che avrebbe caratteristiche diverse dal momento è essenziale la Marina, serve il Giappone. Ricreare l’Asse Questo spiega l’importanza della recente visita del premier giapponese Fumio Kishida negli Usa, nel corso della quale Tokio si è consegnata alle richieste Usa sul contenimento di Pechino avviando una profonda ristrutturazione delle proprie forze in combinato disposto con quelle americane. (Piccole Note)
Ne parlano anche altre testate
Olaf Scholz darà finalmente il via libera alla fornitura all'Ucraina di tank Leopard di fabbricazione tedesca? Mentre oggi gli alleati si incontrano nella base americana di Ramstein in Germania per coordinare l'aiuto militare all'Ucraina, tutti gli occhi sono puntati sul cancelliere tedesco. (Adnkronos)
Tutti noi possiamo usare migliaia di parole nelle discussioni, ma non posso mettere parole al posto dei cannoni che sono necessari contro l'artiglieria russa, o al posto dei missili antiaerei che sono necessari per proteggere la popolazione dagli attacchi aerei russi. (ilGiornale.it)
“È un momento decisivo”, ha dichiarato Austin che poi ha aggiunto: “Il popolo ucraino ci guarda, il Cremlino ci guarda, la storia ci guarda, quindi non molleremo e non vacilleremo nella nostra determinazione ad aiutare l’Ucraina a difendersi dall’aggressione imperiale della Russia” (LaPresse)
Durante l'incontro, che ha riunito circa 50 Paesi, tra alleati Nato e altri partner, sono stati discussi i nuovi aiuti militari destinati all'Ucraina in vista della probabile offensiva russa della primavera. (ilGiornale.it)
Ramstein, 20 gen. Così Lloyd Austin, Segretario di Stato USA per la Difesa durante il vertice del Gruppo di contatto a Ramstein, in Germania, dove oltre 50 Paesi, fra cui l'Italia, sono riuniti per decidere l'invio di armi nel Paese invaso dalla Russia (Libero Tv )
"È il momento di non cedere". . (Tiscali Notizie)