Città unica Cosenza-Rende-Castrolibero, dopo il flop del referendum la palla passa al Consiglio regionale
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L’esito del referendum è stato netto. Nei numeri, ma anche nella partecipazione che è anch’essa un’espressione di voto. Adesso però resta il rebus di cosa farà il centrodestra. La legge permetterebbe alla maggioranza Occhiuto di andare avanti nel processo di fusione, posto che il referendum era consultivo e non vincolante. Il presidente della Giunta regionale si è rimesso alla volontà del Consiglio regionale (LaC news24)
Se ne è parlato anche su altre testate
Tutti, o quasi, si sono allineati alla sua volontà, spaventati di rimanere isolati e di buscarle sonoramente nel referendum di domenica scorsa. Roberto Occhiuto è il grande sconfitto del referendum sul Comune unico di Cosenza. (Iacchite)
«Non ha cercato la condivisione, condizione essenziale per realizzare una fusione che porti risultati, i cittadini hanno votato, quei pochi che lo hanno fatto, su una ipotesi di fusione senza saperne praticamente nulla. (LaC news24)
Comunicato Stampa: Dimissioni del portavoce del Circolo dell’Area Urbana di Sinistra Italiana (Iacchite)
Almeno su Cosenza l’astensionismo è stato evidente. Non stiamo qui a scrivere numeri o altro questa vuole essere soltanto una breve fotografia su un voto che ha visto la vittoria del no contro un si “urlato” soltanto da Mario Occhiuto. (Cosenza Post)
«Bisogna rispettare il dato del referendum, il Consiglio regionale deciderà cosa fare» . Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto , ha commentato l’esito del referendum consultivo per la fusione in un’unica città dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero , referendum che si è tenuto domenica scorsa e che ha visto prevalere il «No». (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)
Cosenza – Sono stati circa 25 mila, su un totale di 98mila, i cittadini tra Cosenza Rende e Castrolibero che si sono recati alle urne per decidere sulla Città Unica. la maggioranza si è espressa contro la fusione dei tre comuni. (Quotidiano online)