"Una piazza per l'Europa", la più oscena e demenziale dell'intera storia umana, che celebra il riarmo dell'Ue
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È andata in scena ieri la piazza più assurda e demenziale della storia recente: la piazza dell'Europa. Migliaia di persone si sono radunate nelle piazze italiane, convocate da Michele Serra e dal suo surreale articolo comparso sulle colonne del rotocalco turbomondialista "La Repubblica". Migliaia di persone che hanno invocato con solerzia i valori dell'Europa o più precisamente dell'Unione Europea, celebrando a piè sospinto il riarmo dell'Europa ossia il programma della vestale del neoliberismo Ursula von der Leyen, il programma rearm Europe. (Il Giornale d'Italia)
La notizia riportata su altri giornali
Perché, al di là delle professioni di principio e di partito, l’opposizione parlamentare è più confusa ancora dell’appariscente quanto effimera manifestazione portata in scena sabato nella ricolma piazza del Popolo: eccellente attestato di europeismo quanto disarmante dimostrazione di eclettismo, dal pacifismo integrale al militarismo nazionale e financo nazionalista, dal ReArmEu al No Pax. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Invece il … Però Giuseppe Conte ha sbagliato a non venire”. (Il Fatto Quotidiano)
Jean Bonnet diceva che l'Europa si sarebbe forgiata nelle sue crisi e che sarebbe stata la somma delle risposte a quelle crisi – ha detto la segretaria dem Ely Schlein dopo i tumulti degli scorsi giorni – Allora anche qui chiediamo con forza di superare l’unanimità, perché nemmeno un condominio, il vostro condominio, è in grado di funzionare col principio dell'unanimità e chiediamo questo grande piano di investimenti per l'autonomia strategica europea, che tenga insieme tutte le priorità». (Il Dubbio)
La proposta era stata lanciata nei giorni scorsi in un’intervista alla “Stampa” da Luigi Zanda, che l’aveva ribadita a “Otto e mezzo” da Lilli Gruber esprimendo dubbi sul fatto che Elly Schlein potesse essere candidata premier del partito, e oggi nelle indiscrezioni sui quotidiani a “minacciare” il ricorso al congresso sono gli stessi esponenti più vicini alla segretaria. (L'HuffPost)
Di certo i fantasmi ritengono sia lei ad «avere un piano per sbatterci fuori», grazie anche allo statuto del partito che le assegna la maggioranza assoluta negli organismi dirigenti. Chissà se davvero la leader democratica si «è melonizzata e vede spettri dappertutto», come ha scritto sul Foglio Carmelo Caruso. (Corriere della Sera)
"Il voto in Europa del PD ha portato a galla l'ennesimo tentativo di delegittimare la segretaria, che ha cercato di mediare su una questione difficile, contraria alla proposta, ma consapevole delle diverse posizioni interne, ha dato la linea dell'astensione, cercando di comporre una frattura interna - scrive la consigliera comunale e segretaria del Pd Sharon Carminelli - ma, come spesso accade, le solite correnti non perdonano chi cerca una via di mediazione. (Civonline)