Suicidio assistito per Ines in Svizzera: in Italia tempi troppo lunghi

Ines (nome di fantasia) ha solo 51 anni, ma da quasi venti soffre di sclerosi multipla, per questo ha deciso di andare in Svizzera per poter accedere al suicidio medicalmente assistito. Una scelta dolorosa quanto il suo male e quanto l'impossibilità di poter morire nel suo letto. Suicidio assistito, (Io Donna)

La notizia riportata su altre testate

“Non deve mai più accadere che una persona che ha diritto a essere aiutata a terminare la propria a vita senza soffrire, debba invece essere costretta ad andare come in esilio in un altro paese per riuscire a ottenere davvero questo diritto solo per i ritardi della burocrazia del proprio paese”. (Il Sole 24 ORE)

Si è aperto in commissione sanità del Consiglio regionale l’iter di approfondimento sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulle procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio assistito (LA NAZIONE)

Si è aperto in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd) l’iter di approfondimento sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulle “procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale 242/2019”. (gonews)

Ma voleva che la sua morte fosse un’esperienza piacevole, «perché lottiamo tutta la vita per vivere bene — diceva — e dobbiamo farlo anche per morire bene». E così Ines, il suo nome è di fantasia, si è spenta ieri mattina in Svizzera, a 51 anni. (La Repubblica)

Sono le parole che Ines (nome di fantasia) ha consegnato a Matteo D’Angelo e Claudio Stellari, gli attivisti dell’associazione Soccorso civile che l’hanno accompagnata a "coronare un sogno al quale pensava da anni". (IL GIORNO)

Ines, nome di fantasia, 51 anni, era malata da tempo di sclerosi multipla. La richiesta all'Azienda sanitaria non aveva ancora avuto risposta, ha raccontato il responsabile dell'associazione, Marco Cappato. (TGR Lombardia)