Diamo fastidio agli assassini di Satman

Nella morte di Satman, il bracciante lasciato morire dissanguato sul bordo della strada dopo che un macchinario agricolo gli aveva tranciato un braccio, c’è qualcosa di drammaticamente simbolico. Di inaccettabile. Satman muore abbandonato da chi lo sfruttava perché non riconosciuto come persona, bensì come mera forza lavoro. Abbandonato a morire senza alcuna pietà perché come “una macchina rotta” non serve più; può, anzi, diventare un intralcio, potenziale rischio per l’azienda. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

, dopo 9 mesi è rimasta senza che nessuno si chiedesse che fine avesse fatto. Purtroppo questo sistema ha messo le radici in Italia da diverso tempo. Abbiamo ottenuto il permesso di soggiorno rinnovabile per la signora Sony e confido si trovi soluzione anche di diverso profilo" così il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, dopo l'incontro con i sindacati dopo il caso del bracciante indiano morto a seguito di un incidente sul lavoro a Cisterna di Latina. (L'Unione Sarda.it)

Non sono d’accordo. Siamo noi italiani ad accettare e alimentare lo sfruttamento, ed è per questo che poi a volte quelli come Satnam Singh muoiono. (La Stampa)

ROMA — La promessa del governo Meloni c’è: intervenire presto sul caporalato, con uno o più emendamenti al decreto Agricoltura, ora in Senato. Come e cosa cambiare però ancora non si sa. (la Repubblica)

Satnam, Pierpaolo, Mirko: tanta rabbia e poi? Fra qualche giorno sarà tutto come prima

In questo contesto fatto di concorrenza spietata nascono caporalato e ”agromafie”. Qui ci sono oltre 10.800 aziende che operano nel settore. (ilmessaggero.it)

Al termine dell’incontro con le aziende e i sindacati convocato dopo la morte del bracciante indiano Satnam Singh a Latina, il ministro Francesco Lollobrigida assicura che il governo si sta adoperando: “Nelle prossime ore potrebbero esserci modifiche su alcuni aspetti del Dl Agricoltura o emendamenti specifici che potranno essere presentati per velocizzare alcuni processi di correzione di rotta in vari ambiti, tra cui il caporalato“. (Il Fatto Quotidiano)

Pierpaolo Bodini, 18 anni, è rimasto ucciso, schiacciato da un mezzo agricolo nei campi del lodigiano. Nelle stesse ore, a Sesto Calende, in provincia di Varese, un diciannovenne è incorso nello stesso infortunio: è sopravvissuto, con fratture al bacino e al femore. (Fanpage.it)