Funerali di Sharon Verzeni, una bara bianca per la 33enne uccisa a coltellate

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"Preghiamo anche per la conversione di chi ha prestato la sua mano al male, perche' questi drammi non accadano piu'". E' questo il passaggio conclusivo dell'omelia di don Corrado Capitanio al funerale di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate in strada a Terno d'Isola. La preghiera e' affinche' "la conversione possa in qualche modo diventare anche redenzione, perche' piu' nessuno debba vivere un'esperienza come questa, per colei che e' morta ma anche per i suoi familiari che rimangono con questo dolore e rimpianto". (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Come può essere stata ammazzata una donna in questo modo, in un paesino di ottomila abitanti con tante telecamere, di notte, e non risucire a capire chi sia stato? Ci sono molti pezzi mancanti in questo puzzle. (leggo.it)

Il funerale, celebrato dal parroco di Bottanuco don Corrado Capitanio e da quello di Terno d'Isola don Angelo Giudici, si è aperto con l'Ave Maria. Foto 1 di 5 Foto 1 di 5 Foto 2 di 5 Foto 2 di 5 Foto 3 di 5 Foto 3 di 5 Foto 4 di 5 Foto 4 di 5 Foto 5 di 5 Foto 5 di 5 (Prima Merate)

A Bottanuco i funerali di Sharon Verzeni 03 agosto 2024 (Il Sole 24 ORE)

La tua gioia e il tuo dolce sorriso saranno sempre nel nostro cuore. (Adnkronos) – La bara bianca di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate nella notte tra lunedì 29 luglio e martedì 30 a Terno d’Isola, nella bergamasca, è arrivata alla chiesa di San Vittore Martire di Bottanuco, suo paese natale. (OglioPoNews)

E quando la cerimonia è iniziata da poco e le voci del coro si levano tra le navate, accompagnate da un sottofondo di chitarra, papà Bruno Verzeni ha un momento di cedimento. Alla loro destra hanno il fratello Cristopher. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Oggi il piccolo comune della Bergamasca ha celebrato i funerali di Sharon Verzeni, accoltellata a Terni d'Isola nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio. Dopo la funzione nel comune regnava un irreale silenzio, rotto soltanto dalle parole dei cittadini che, alla spicciolata, abbandonavano la chiesa dove si sono tenuti i funerali. (IL GIORNO)