Omicidio di Sharon Verzeni: La pista dello stalker e i sospetti su un pregiudicato straniero

Il funerale di Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata a morte la notte del 30 luglio a Terno d'Isola, si è tenuto ieri nella Chiesa di San Vittore Martire a Bottanuco, in provincia di Bergamo. La cerimonia si è svolta in un clima di profondo dolore e commozione, con la partecipazione di familiari e amici che hanno voluto dare l'ultimo saluto alla giovane donna.

Bandiere a mezz'asta e negozi chiusi per lutto cittadino hanno caratterizzato la giornata a Bottanuco. La bara di Sharon, adornata con un cuscino di rose rosse e bianche, è stata accolta dal parroco don Corrado Capitanio. I familiari, per evitare le telecamere, sono entrati da una porta secondaria.

A cinque giorni dall'omicidio, le indagini si concentrano su un uomo di origini straniere, pregiudicato e residente a Capriate San Gervasio, un comune vicino a Bergamo. Gli inquirenti stanno vagliando diverse piste, ma quella che sembra emergere con maggiore forza riguarda questo sospettato, che sarebbe stato nell'area del delitto la notte dell'omicidio.

Un elemento chiave nelle indagini è rappresentato dalle telecamere di una pasticceria situata nei pressi del luogo del delitto. Gli investigatori stanno analizzando i filmati per cercare di identificare il killer e raccogliere ulteriori prove. La caccia al DNA del colpevole è in corso, ma restano ancora molti interrogativi su come sia stato possibile commettere un omicidio così brutale in un piccolo paese con numerose telecamere di sorveglianza.

La comunità di Terno d'Isola è ancora sotto shock per l'accaduto. La morte di Sharon Verzeni ha lasciato un vuoto profondo e ha sollevato molte domande sulla sicurezza del paese. Gli abitanti sperano che le indagini portino presto alla cattura del responsabile e che giustizia venga fatta per Sharon e la sua famiglia.

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