Paolo Signorini resta in carcere. I giudici: «No ai domiciliari a casa del fratello, l'abitazione non è sicura»

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Corriere della Sera INTERNO

L'ex presidente del porto di Genova e di Savona ed ex amministratore delegato di Iren, Paolo Emilio Signorini, resta in carcere. Lo ha deciso il tribunale del Riesame, rigettando l'istanza degli avvocati Enrico e Mario Scopesi. Signorini è recluso a Marassi dal 7 maggio, dopo l'arresto nell'ambito dell'inchiesta della procura di Genova su corruzione e voto di scambio. Il tribunale del Riesame ha rigettato l'istanza presentata dagli avvocati perché le soluzioni individuate per i domiciliari - un'abitazione a Genova messa a disposizione da una parente oppure ad Aosta dal fratello - non sono apparse ai giudici sufficientemente tranquillizzanti circa il rischio di inquinamento probatorio. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Così, Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’Autorità Portuale che aveva uno stipendio annuo di 200mila euro e viveva i weekend negli hotel di lusso di Montecarlo pagati da Al… (La Repubblica)

Lo ha detto agli inquirenti Luca Dal Fabbro, presidente di Iren sentito nelle scorse settimane come persona informata sui fatti nell’ambito della maxi inchiesta sulla presunta corruzione. (Genova24.it)

Potrebbe, ed è paradossale, qualora trovasse qualcuno disposto a ospitarlo, possibilmente lontano da Genova. A quanto pare i giudici del Tribunale del Riesame Massimo Cusatti, Marina Orsini e Marco Canepa non ritengono adeguate, per la detenzione domiciliare, le destinazioni proposte finora dai suoi legali. (Il Dubbio)

Presunta corruzione in Liguria, Paolo Signori resta in carcere, respinta scarcerazione

Paolo Signorini, ex presidente dell’autorità portuale di Genova e amministratore delegato della multiutility Iren sospeso dalle funzioni, finito in carcere nell'ambito l’indagine sulle tangenti in Liguria, è stato licenziato «per giusta causa oggettiva». (Corriere della Sera)

Ora i suoi avvocati, Enrico e Mario Scopesi, dovranno trovare una soluzione abitativa idonea e che non preveda contatti con estranei al nucleo familiare. (GenovaQuotidiana)

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