Lutto nel calcio, è morto Carlo Tavecchio
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Aveva 79 anni È morto, all’età di 79 anni, Carlo Tavecchio, ex presidente della Federcalcio (FIGC) e attuale numero 1 del Comitato regionale lombardo della Lega nazionale dilettanti. L’ultima uscita pubblica risale a due settimane fa, in occasione dell’assemblea della LND Lombardia, poi alcuni problemi di natura polmonare e l’improvviso peggioramento delle condizioni che lo hanno portato lo scorso mercoledì al ricovero in ospedale brianzolo. (BlogSicilia.it)
Su altri media
Marco Parolo ricorda a Sportitalia Carlo Tavecchio, scomparso oggi all’età di 79 anni: Ho un bellissimo ricordo, soprattutto ad Euro 2016, quando è venuto a trovarci in ritiro a Montpellier (Calciomercato.com)
"Ha dato tutto, persona molto competente. Il movimento sportivo e del calcio deve riconoscergli un grazie enorme". (fcinter1908)
Ma anche la Federcalcio di San Marino si unisce al cordoglio della Figc e del calcio italiano per la scomparsa di Carlo Tavecchio, presidente della Federcalcio italiana dal 2014 al 2018. Fu proprio nelle vesti di presidente federale che, nel settembre 2014, partecipò alla cerimonia di inaugurazione del San Marino Stadium dopo i lavori di rifacimento cui l’impianto era stato sottoposto, compresa la costruzione della torretta multiservizi. (il Resto del Carlino)
Ci lascia un amico dalle grandi qualità umane, molto impegnato nel sociale, e un dirigente preparato, che ha saputo dare voce e dignità alle società dilettantistiche e che non ha mai rinunciato a innovare". (fcinter1908)
Sul Giornale Tony Damascelli scrive di Carlo Tavecchio ex presidente della Figc morto ieri. D’accordo, Carlo Tavecchio è stato quello dell’Opti Pobà. D’accordo, Carlo Tavecchio è stato quello che «Dobbiamo imparare che chapeau da chi? Che? Chi? Chapeau lo dico io». (IlNapolista)
D'accordo su tutto però Carlo Tavecchio è stato anche quello che dopo il patetico, vergognoso, umiliante pareggio contro la Svezia e conseguente mancata qualificazione al mondiale, Russia 2018 per la precisione, almeno ebbe la dignità di presentare le dimissioni, doverose, figlie del suo essere democristiano fino alla fine, astuto e, assieme, consapevole. (ilGiornale.it)