Siriani morti di fame e sete. Forti (Caritas italiana), "assurda l'assenza di risposte, le soluzioni ci sono"
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Un dispositivo di ricerca e soccorso in mare; evitare ritardi eccessivi nell’assegnare i porti; ristrutturare l’hot spot di Lampedusa per adeguarlo ai numeri e prevedere un sistema di trasferimento veloce verso altri porti; incentivare vie legali e sicure come quelle dei corridoi umanitari. Dopo l'ennesima tragedia dei sei siriani morti di fame e sete su una imbarcazione arrivata a Pozzallo (tra cui tre bambini) Oliviero Forti, di Caritas italiana, elenca al Sir alcune soluzioni possibili per evitare altri morti nel Mediterraneo e rendere l’accoglienza dignitosa (Foto ANSA/SIR) Sei siriani, tra cui due bambini di uno e due anni e un dodicenne, sono stati trovati morti di fame e sete su una imbarcazione approdata ieri a Pozzallo, in Sicilia (Servizio Informazione Religiosa)
La notizia riportata su altre testate
È stato pubblicato in GU il Decreto del 4 luglio con la definizione dei criteri e delle modalità di utilizzo del Fondo per il sostegno delle eccellenze e dell'agroalimentare italiano. Il fondo ha una dotazione finanziaria pari a (Tp24)
E’ quanto si legge in un post pubblicato dal sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. Luigi Giunta la nostra Città perde un grande uomo, il medico pediatra e di tanti marittimi pozzallesi”. (Quotidiano di Ragusa)
Oltre al grave stato di disidratazione, si evidenziava anche un’eccessiva desquamazione cutanea da probabile esposizione al vento, al sole e al mare. Nella notte una motovedetta della Guardia Costiera ha trasbordato da una nave commerciale, 26 migranti che, verosimilmente, si trovavano su un barcone. (Radio RTM Modica)
Nel corso della traversata, stando a quanto hanno riferito i superstiti, sarebbero morte 6 persone. Tra queste, tre bambini. (La Stampa)
La richiesta di aiuto è stato rilanciata già 24 ore fa da Alarm phone, che ha inviato a tutte le autorità marittime competenti e pubblicato sui social la rotta seguita dal barcone alla deriva. (La Repubblica)
Altri morti di fame e sete nel tentativo di raggiungere la Sicilia. Altri innocenti abbandonati in mezzo al Mediterraneo su imbarcazioni che a stento rimangono a galla. Dopo Loujin, la siriana di sei anni morta di stenti il 6 settembre sull'imbarcazione dove era con la madre, il padre e la sorellina di un anno e mezzo, altri sei migranti, due bimbi di uno e due anni, un dodicenne e tre donne secondo il racconto dei loro compagni di viaggio, non ce l'hanno fatta a resistere alle condizioni estreme e inumane della traversata. (Tp24)