Salvini lancia a Pontida la «Santa alleanza» dei patrioti anti migranti Orbán: sei un eroe

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PONTIDA (Bergamo) Nella città del giuramento dei Comuni lombardi contro il Barbarossa (1167), Matteo Salvini lancia la «Santa alleanza dei popoli europei» come argine a quella che definisce «l’invasione islamica». Un fronte comune che vede alleati i partiti della destra sovranista che nel Parlamento europeo hanno dato vita al gruppo dei Patrioti. Ecco perché sul palco dello storico raduno leghista inventato da Umberto Bossi (ieri assente) sfilano, accolti da una platea meno consistente del solito e delle previsioni, figure slegate dall’ortodossia europeista come il premier ungherese Viktor Orbán, l’olandese Geert Wilders, il portoghese André Ventura, leader di Chega, l’austriaca Marlene Swazek dell’FpÖ, lo spagnolo José Antonio Fuster, portavoce di Vox (e con video messaggi Jordan Bardella del Rassemblement national e l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro). (Corriere della Sera)

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C’è il ricordo e il dolore per il 7 ottobre 2023, l’anniversario della strage dei 1200 israeliani uccisi da Hamas, quindi l’inizio della reazione di Benjamin Netanyahu, le 40 mila morti a Gaza e il dramma degli ostaggi ancora nelle mani degli jihadisti. (la Repubblica)

Anzi ha difeso pure l'Europa, meriterebbe una onorificenza e non un processo", esordisce il premier ungherese. Dopo l'avvio burrascoso di ieri, 5 ottobre, a Pontida è ora il giorno di Roberto Vannacci e degli ospiti internazionali: primo fra tutti Viktor Orban, accolto sul palco da Salvini con un abbraccio, tra l'entusiasmo della folla. (Today.it)

Il generale Vannacci la tessera della Lega non la prende, alle elezioni Europee quando è stato candidato come indipendente ha avuto la visibilità a cui sono abituati i pezzi grossi del partito. Tanto, la linea come fosse un vicesegretario ad honorem, la detta benissimo anche così senza i vincoli di una tessera. (ilmessaggero.it)

A Pontida nel giorno dei big: Orban show, Giorgetti sulla manovra e chiude Salvini

Sul pratone, a manifestare supporto al leader leghista, i rappresentanti della destra sovranista di mezza Europa: il premier ungherese Viktor Orbán – acclamato dalla platea – l’olandese Geert Wilders – che definisce «eroe» il «caro amico» Matteo Salvini e in italiano gli tributa un «ti amo» –, il portoghese André Ventura, lo spagnolo Josè Antonio Fùster, i cechi Ondrej Knotek e Petr Macinka, l’austriaca Marlene Svazek. (L'Eco di Bergamo)

Al debutto pure il generale Roberto Vannacci, dopo l'elezione al Parlamento europeo con i voti della Lega. Sono soprattutto i Patrioti d'Europa capitanati dal primo ministro ungherese Viktor Orban. (Tiscali Notizie)

Sul prato è spuntata anche la bandiera della Russia. Il segretario della Lega sul processo Open Arms: "Se verrò condannato entrerò in carcere a testa alta" Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)