La settimana corta? Piace soprattutto a donne, genitori e a chi ha stipendi bassi. I risultati del progetto pilota in Portogallo

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Open ECONOMIA

La settimana lavorativa di quattro giorni è una pratica «legittima e fattibile», ma per funzionare davvero «richiede una profonda riorganizzazione». L’ultima conferma arriva dal Portogallo, dove sono stati resi noti i risultati del progetto nato su iniziativa del ministero del Lavoro. La sperimentazione ha coinvolto un totale di 41 aziende e oltre mille lavoratori, che hanno optato per diversi formati della «settimana corta». (Open)

Su altre fonti

Riduzione dell’orario di lavoro settimanale a 34 ore se non addirittura a 32 a parità di retribuzione e senza però compromettere la produttività. È un ipotesi all’esame della commissione Lavoro della Camera che dopo una serie di audizioni ha deciso di costituire un comitato ristretto per proseguire la discussione e giungere a un testo unico che riunisca le proposte avanzate. (FIRSTonline)

Lo mette in luce un’indagine realizzata dalla società NielsenIQ. Smart working e settimana lavorativa corta sono percepiti sempre più come strumenti utili per migliorare la qualità della vita, con benefici per la gestione della famiglia, la cura degli anziani e la salute. (Il Sole 24 ORE)

Secondo un’indagine realizzata dalla società NielsenIQ, otto lavoratori su dieci sono convinti che lavorare un giorno in meno durante la settimana migliorerebbe la qualità della vita, con effetti positivi sulla salute, sulla gestione della famiglia e della casa e sulla cura di anziani e bambini. (Sky Tg24 )

Al lavoro solo quattro giorni a settimana: l'esperimento italiano di Magister Group è stato un successo

Settimana corta e smart working sono apprezzati dalla maggior parte dei lavoratori che li considerano un passo in avanti per migliorare la qualità di vita lavorativa. Tre intervistati su quattro ritengono che la settimana corta possa generare benefici, dando la possibilità di gestire con maggiore autonomia i propri figli. (Corriere della Sera)

Secondo una ricerca del 2023 di Assirm, associazione che riunisce le aziende italiane che svolgono ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale, il 55% dei lavoratori italiani preferisce guadagnare meno, ma avere un giorno libero in più. (Forbes Italia)