Termini di custodia scaduti: liberi gli uomini del boss Messina Denaro

Termini di custodia scaduti: liberi gli uomini del boss Messina Denaro
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Il Sole 24 ORE INTERNO

Pene ridotte in appello e una pioggia di scarcerazioni per scadenza dei termini di custodia cautelare per alcuni fedelissimi del boss di mafia Matteo Messina Denaro che, nelle prossime ore, torneranno liberi. Lo ha deciso la corte d’appello di Palermo che, su indicazione della Cassazione e per il venir meno della circostanza aggravante del reimpiego economico dei proventi dell’attività mafiosa, era chiamata a rivedere le pene per una serie di capomafia e gregari trapanesi. (Il Sole 24 ORE)

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Lo ha... Pene ridotte in appello e una pioggia di scarcerazioni per scadenza dei termini di custodia cautelare per alcuni fedelissimi di Matteo Messina Denaro che, nelle prossime ore, torneranno liberi. (Virgilio)

Tornano liberi i fedelissimi di Matteo Messina Denaro. Mentre li intercettavano, i carabinieri sentivano il fruscio dei pizzini del boss di Castelvetrano, all’epoca il latitante più ricercato del Paese, poi deceduto nel settembre scorso. (Il Fatto Quotidiano)

Raffica di scarcerazioni in arrivo per i fedelissimi di Matteo Messina Denaro. La Corte d’Appello di Palermo ha disposto significative riduzioni delle pene per diversi affiliati del numero 1 di Cosa Nostra, dando luogo a una serie di scarcerazioni per scadenza dei termini di custodia cautelare. (Open)

Scadono termini di custodia cautelare: alcuni fedelissimi di Messina Denaro lasciano il carcere

La corte d’appello di Palermo ha ridotto le condanne per il venir meno dell’aggravante di mafia a boss e gregari vicino a Matteo Messina Denaro. (il Giornale)

Cadute le aggravanti in Cassazione, in Appello è stata ridotta la pena e ciò ha portato alla scadenza dei termini. (Fanpage.it)

Mentre li intercettavano, i carabinieri sentivano il fruscio dei pizzini di Matteo Messina Denaro, all’epoca il latitante più ricercato del Paese. Una vicenda che farà discutere accaduta a Palermo, dove la Corte d’appello era chiamata dalla Cassazione a rideterminare le pene inflitte a boss e gregari di Cosa nostra trapanese. (Gazzetta di Parma)