Trump torna a parlare dopo l’attentato: «Dio ha impedito che accadesse l’impensabile. Restiamo uniti, il male non vincerà»

«Solo Dio ha impedito che accadesse l’impensabile, grazie a tutti per i vostri pensieri e le vostre preghiere». Donald Trump, al risveglio nel giorno dopo l’attentato – la domenica mattina del 14 luglio, negli Usa – pubblica un post sul social Truth. È una delle prime cose che il candidato alla Casa Bianca decide di fare, anche per mostrarsi pronto a proseguire la campagna elettorale. Infatti, nel suo messaggio, annuncia che parteciperà alla convention repubblicana a Milwaukee, durante la quale il partito ufficializzerà il nome del candidato alla presidenza. (Open)

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E non è l’unico a volere sapere, negli Usa e altrove, mentre corrono le teorie sull’attentato a Donald Trump. Figure pronte a uccidere, a volte in cerca di infamia o notorietà «negativa», obiettivo da raggiungere con spargimento di sangue. (Corriere della Sera)

La violenza politica irrompe drammaticamente nella campagna presidenziale e sconvolge l’America. A Butler, in Pennsylvania, in quello che avrebbe dovuto esser l’ultimo comizio di Donald Trump prima della convention repubblicana che si aprirà lunedì a Milwaukee, un cecchino ha tentato di assassinare l’ex presidente. (LAPRESSE)

Riceviamo e pubblichiamo Il coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare, Marco Rizzo, ha accettato la candidatura a Presidente regionale dell’ Umbria. La decisione è stata ufficializzata sabato 13 luglio, durante l’ Assemblea umbra del movimento sovranista, a Perugia (Villa Tatili) che definirà un ampio fronte di alleanze sociali sotto un ‘area di dissenso definita “Umbria Sovrana nel cuore” (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il suo nome era Corey Comperatore. L'uomo, secondo quanto raccontato dalla sorella Dawn Comperatore Schafer alla stampa americana, sarebbe morto cercando di proteggere sua figlia dopo aver senito i primi spari durante il discorso di Trump. (ilmessaggero.it)

Si chiamava Corey Comperatore, aveva 50 anni ed era un ex capo dei vigili del fuoco volontari lo spettatore rimasto ucciso ieri notte nell’attentato che avevo come obiettivo Donald Trump. A rivelare l’identità dell’uomo è stata la stessa famiglia della vittima. (Open)

E invece no, il destino ha sorriso all’ex presidente. Uno solo degli otto proiettili sparati – quando in Italia era appena scoccata la mezzanotte tra sabato e domenica – da una distanza di circa 130 metri da Thomas Mattew Crooks, il ventenne attentatore entrato in azione alla manifestazione elettorale nella contea di Butler, Pennsylvania, a un’ora da casa sua, l’ha raggiunto di striscio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)