Muore per difendere una donna: "Lui era così"

Nella notte tra venerdì e sabato, Corso del Popolo a Mestre è stato teatro di un tragico evento che ha scosso profondamente la comunità locale. Giacomo Gobbato, un giovane di 26 anni, ha perso la vita dopo essere stato accoltellato mentre cercava di aiutare una donna in difficoltà. La sua storia, raccontata con commozione dal padre Luca Gobbato, è un potente esempio di altruismo e coraggio. Giacomo, insieme al suo amico Sebastiano Bergamaschi, aveva partecipato a una festa di compleanno. (La Voce di Rovigo)

Su altri giornali

Dovevo stare zitta e non chiedere aiuto": lo dice al Corriere della Sera Carmen, la donna che è stata rapinata da un moldavo, ed è intervenuto in soccorso Giacomo Gobbato, il 26enne ucciso da vari fendenti del malvivente. (Tiscali Notizie)

L’attività, che ha visto impiegati equipaggi del Commissariato di PS di Cassino, del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, della Polizia Stradale e di una unità cinofila, si è svolta in prevalenza nelle zone ritenute più a rischio per la consumazione dei reati, nelle zone dove maggiore è l’aggregazione sociale dei giovani, nel centro cittadino e nei punti di snodo delle principali arterie urbane ed extraurbane del citato comune. (Frosinone News)

«Che cosa farei se potessi tornare indietro? Inseguirei quell’uomo altre mille volte. Una scelta, quella di Sebastiano Bergamaschi, il 25enne mestrino intervenuto l’altra sera in Corso del Popolo insieme all’amico Giacomo Gobbato per sventare una rapina a una donna, che ha avuto un prezzo decisamente alto: “Jack” è morto e lui ha riportato delle profonde ferite alle gambe. (ilgazzettino.it)

Per l’uomo, difeso dall’avvocato Tiziana Nordio, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. La legale non ha voluto commentare la decisione del giudice. (Il Fatto Quotidiano)

Resta in carcere il 38enne moldavo accusato di aver accoltellato Giacomo Gobbato. L'uomo, assistito dall'avvocato Tiziana Nordio, è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Claudia Ardita che ha convalidato il fermo e disposto che l'uomo resti in carcere. (ilgazzettino.it)

Lunedì mattina si è tenuta l’udienza per la convalida dell’arresto, nell’aula B del tribunale, proprio di fianco a dove alle 9.30 era iniziato il processo a Filippo Turetta. Resta in carcere, a Santa Maria Maggiore a Venezia, l’uomo di nazionalità moldava fermato nella notte tra venerdì e sabato per l’omicidio di Giacomo Gobbato avvenuto a Mestre poco prima. (Corriere della Sera)