Stati generali della Natalità, contestata la ministra Roccella. Fischi e cartelli: «Aborto? Decido io»

Contestazioni agli Stati Generali, a Roma, della Natalità durante l’intervento della ministra per la Famiglia Eugenia Roccella. Quando Roccella ha preso la parola in platea si sono levati fischi e sono stati alzati dei cartelli con la scritta: “Decido io”, riferimento al diritto all’aborto e alla legge 194 sull’interruzione di gravidanza. A contestare la ministra è stato un gruppo di studenti. A quel punto la Roccella rivolta ai manifestanti, spiegando: «Ragazzi ma noi siamo d'accordo, ma nessuno ha detto che qualcun altro decide sul corpo delle donne, proprio nessuno». (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altre testate

Valditara esprime piena solidarietà alla ministra Roccella contestata 09 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)

"Sono molto dispiaciuta, solidarietà al ministro": la premier Giorgia Meloni lo ha detto in riferimento alle contestazioni contro la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella avvenute nel corso degli Stati generali della natalità. (Liberoquotidiano.it)

Dopo la violenza delle transfemministe scatenatasi in mattinata contro il ministro per le pari opportunità e la famiglia, Giorgia Meloni è intervenuta in prima persona per stigmatizzare l'episodio ed esprimere il proprio sostegno alla componente dell'esecutivo. (ilGiornale.it)

Che ha portato all'intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e della premier Giorgia Meloni in solidarietà alla ministra Roccella. Erano da poco passate le 9 all'auditorium della Conciliazione, quando è partito questo coro: “Ma quale stato, ma quale Dio, sul mio corpo decido io”. (L'HuffPost)

La ministra della Famiglia ha lasciato il palco tra i fischi e lo slogan 'Sul mio corpo decido io' La ministra della Famiglia Eugenia Roccella è stata contestata in apertura del suo intervento agli Stati Generali della Natalità, al via oggi a Roma (LAPRESSE)

. (La Gazzetta del Mezzogiorno)