Autonomia differenziata, i dubbi e i rischi

Il dibattito sulla autonomia differenziata ha acceso gli animi e il referendum per abrogarla potrebbe costituire la grande battaglia di autunno. Sembrerebbe bizzarro perché in un certo senso la Calderoli è una legge quadro attuativa, che dà gambe a quanto già previsto dalla riforma costituzionale del 2001, riforma voluta dal centro-sinistra. Ma non è un caso che quella riforma non sia mai stata attuata completamente. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Presto sarà anche possibile firmare online sulla piattaforma www.referendumautonomiadifferenziata.com #Costituzione (Fisac Cgil)

Contrastare l’autonomia differenziata organizzando, accanto alla raccolta di firme per il referendum abrogativo, una grande manifestazione di piazza, che possa coinvolgere i cittadini del sud e tutti coloro che si oppongono alla frantumazione dell’Italia in tante “piccole patrie”. (quotidianodipuglia.it)

Con più umiltà, la storia dei referendum dovrebbe invitare alla cautela, inducendo a prendere seriamente in considerazione gli argomenti complessi e i precedenti per nulla univoci. È solo su questa base che si possono formulare giudizi e previsioni che abbiano un più serio fondamento argomentativo. (il manifesto)

Autonomia: dopo il crollo di Scampia rinviata iniziativa a Napoli con Renzi e De Luca

Non uno qualsiasi: già vicepresidente del gruppo della Lega Nord, ai tempi in cui Calderoli da ministro per la Semplificazione si baloccava con i falò delle leggi vane, lui faceva da relatore in Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale in qualità di componente delle commissioni Finanze e Bilancio (era pure questore a palazzo Madama). (Italia Oggi)

Solo se ci si riuscirà potremmo andare alle urne, entro la prossima primavera, per abrogare una legge che divide il Paese, impoverisce cittadini e lavoratori del Sud come del Nord, rende tutti e tutte meno liberi e più soli. (Collettiva.it)

Così il gruppo consiliare di Italia Viva in Regione promotore dell'incontro. (La Repubblica)