Quaranta poeti si cimentano nella traduzione dell'Infinito di Leopardi in dialetto
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A giorni comincerà la selezione da parte di una Commissione giudicatrice che sarà presieduta dal poeta Davide Rondoni (direttore editoriale della rivista “clanDestino”, vicepresidente del Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, direttore delle collane “I Passatori – Contrabbando di poesia” per Carta Canta), l’ideatore del progetto “Infinito 200”, la celebrazione dei due secoli dalla stesura de “L’infinito” di Giacomo Leopardi che prevedeva, tra le altre cose, l’iniziativa (lanciata anche dal Corriere della Sera) di tradurre la poesia nei vari dialetti della penisola. (Piacenza Online)
La notizia riportata su altre testate
– “Un dono senza volto e senza nome, una dichiarazione d’amore collettiva da parte di grandi artisti nei confronti di una poesia che ci portiamo dentro per tutta la vita. (Icona News)
È possibile vedere il video Rai qui. Esiste anche una prima stesura de L’Infinito di Leopardi, conservata alla Biblioteca Nazionale di Napoli Vittorio Emanuele III dove è esposta in occasione del bicentenario. (greenMe.it)
Così il Ministro dei Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini, intervenuto a margine della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa Rai-Mibact per i 200 anni de L'Infinito di Giacomo Leopardi (Il Messaggero)
Oltre all’Infinito, in questa serie sono presenti anche altre note liriche, come Alla luna e La sera del dì di festa. Il manoscritto originale è conservato nela biblioteca nazionale di Napoli, insieme ad altre opere del poeta. (CronacaSocial)
Del resto la canzone d'autore è erede della grande poesia": così il ministro per i Beni e le attività culturali e il Turismo Dario Franceschini ha commentato il video che insieme Rai e Mibact hanno ideato per chiudere il bicentenario dell'Infinito di Giacomo Leopardi, nel quale 22 artisti della canzone italiana leggono un frammento della poesia. (Gazzetta del Sud)
«Questo è un dono senza volto e senza nome, una straordinaria dichiarazione d’amore collettiva da parte di grandissimi artisti della musica nei confronti di una poesia che ci portiamo dentro per tutta la vita, quella più gelosamente custodita dagli anni della scuola. (La Sicilia)