Aereo precipitato in Iran, il toccante discorso di Ryan, 13 anni, figlio di una vittima: "Mio padre mi diceva di essere sempre positivo"
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Ma so che se stessi sognando e mio padre mi svegliasse, mi direbbe che andrà tutto bene.
Ryan Pourjam ha perso il papà Mansour lo scorso 8 gennaio, quando due missili iraniani lanciati "per errore" hanno colpito un aereo ucraino nei pressi di Teheran.
"A una settimana da questa terribile tragedia penso ancora di essere dentro a un sogno.
Mansour, insieme ad altre 175 persone, era su quel volo.
E il figlio, 13 anni, lo ha ricordato con un toccante discorso all'università Carleton, a Ottawa (Canada): "Mio padre mi diceva di essere sempre positivo, anche nei momenti più difficili", ha detto Ryan con voce commossa. (La Repubblica)
Ne parlano anche altri media
Dopo un giorno di sospensione dei voli, la compagnia aveva fatto partire un suo aereo per la capitale iraniana, usando un corridoio ritenuto sicuro. Leggi anche -> Non si vola più verso Iran e Iraq, tutti d’accordo, anche Alitalia. (MeteoWeek)
Era dell’8 Gennaio l’annuncio di un aereo ucraino precipitato subito dopo il decollo a Teheran. Da una informazione pubblicata e trapelata da “Ansa” è stato detto che : “Abbiamo saputo dell’abbattimento accidentale dell’aereo ucraino sin dalle prime ore, ma abbiamo ritardato l’annuncio dell’errore umano come causa per non mettere in pericolo la sicurezza nazionale”. (Ultim'ora News)
L’aereo abbattuto da due missili. Solo nella giornata di martedì, il New York Times ha pubblicato un video nel quale si vedono distintamente non uno, bensì due missili abbattere il volo della Ukraine International Airline. (Thesocialpost.it)
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Di contro, polizia e agenti in tenuta anti-sommossa hanno pattugliato le aree esterne delle più importanti università della capitale, cuore della protesta. Teheran (AsiaNews/Agenzie) - Gli iraniani hanno iniziato a seppellire le vittime dell’aereo di linea ucraino, abbattuto dall’esercito iraniano sui cieli di Teheran nella convulsa notte di attacchi contro obiettivi statunitensi in Iraq. (AsiaNews)
Durante il suo discorso, Ryan ha trattenuto forte il respiro ed con la voce strozzata dall’emozione ha ricordato gli insegnamenti ricevuti dal genitore. “Mio padre era forte e se fosse qui non vorrebbe che parlassi di cose triste”. (Il Riformista)