Dati rubati, Meloni evoca l’eversione: «Nessuno Stato di diritto può tollerare dossieraggi»

Dati rubati, Meloni evoca l’eversione: «Nessuno Stato di diritto può tollerare dossieraggi»
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L’Italia dei dossier spaventa tutti. E a sentirsi nel mirino degli spioni, degli hacker, dei mestatori e dei professionisti delle trame oscure e dei ricatti irricevibili c’è anzitutto la destra di governo. E in particolare Giorgia Meloni o meglio la sua famiglia intesa come la sorella Arianna. La premier ha deciso di reagire pubblicamente a questo grumo di minacce personali e politiche. E lo fa attraverso le pagine del prossimo libro di Bruno Vespa, che come sempre per i volumi del giornalista televisivo esce nell’autunno per arrivare, disseminando le varie anticipazioni, al Natale delle grandi vendite. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Chi se lo aspettava che la campionessa degli eredi-al-quadrato (del Duce e di Berlusconi) riuscisse a preoccuparsi per lo Stato di Diritto? Addirittura evocando il rischio eversivo! Sbalordisce ed accende una speranza perché in questi mesi abbiamo più volte adoperato le stesse parole, ma per denunciare condotte, leggi o proposte di legge del suo Governo, della sua maggioranza. (articolo21)

Coviello è ora indagato per aver spiato illecitamente i conti correnti di politici, vip e figure istituzionali. La sorella della premier Giorgia è tra le figure più spiate dall’infedele dipendente di Banca Intesa Sanpaolo. (Corriere della Sera)

Nessuno Stato di diritto può tollerare una cosa del genere”. Sulla vicenda dei dossieraggi mi aspetto che la magistratura vada fino in fondo, perchè, nella migliore delle ipotesi, alla base di questo lavoro c’era un sistema di ricatto ed estorsione, ma nella peggiore siamo davanti al reato di eversione. (Buttanissima Sicilia)

Giorgia Meloni sulle inchieste di dossieraggio: «La magistratura vada fino in fondo»

Crescono con il passare delle ore le reazioni politiche al caso delle informazioni rubate dalle banche strategiche, al centro dell’indagine della Dda di Milano e della Dna. (Sky Tg24 )

L’attenzione si è subito concentrata sulle falle di un sistema che sembra incapace di proteggere informazioni sensibili. Le rivelazioni che stanno emergendo dall'inchiesta sui dati sottratti a Milano hanno innescato reazioni accese nella politica italiana. (QuiFinanza)

La premier sottolinea infatti come, «nella migliore delle ipotesi, alla base di questo lavoro c'era un sistema di ricatto ed estorsione, ma nella peggiore siamo davanti al reato di eversione. La presidente del Consiglio sollecita la magistratura a proseguire senza riserve, sostenendo che queste indagini rivestono un’importanza fondamentale per la protezione dello Stato di diritto. (Il Dubbio)