Il riarmo europeo fa affilare le armi nel centrodestra e nel centrosinistra
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il riarmo europeo fa affilare le armi nel centrodestra e nel centrosinistra Carlo Calenda si lancia in un de profundis dello schema bipolare per provare a rilanciarsi al centro. Ma il progetto di riarmo europeo lanciato da Ursula von der Leyen in realtà è il centrosinistra soprattutto, con il suo principale partito, il Pd, diviso al suo stesso interno, che manda in tilt rispetto a un centrodestra diviso tra la Lega contraria, Forza Italia favorevole e anche FdI, seppur con una posizione di prudente attesa. (Start Magazine)
Su altre fonti
Pd, 5Stelle e cespugli centristi (con il cuore che batte per Kiev) procedono l'uno contro gli altri armati. Non (Secolo d'Italia)
Nemmeno il tempo da parte della presidente della commissione europea Ursula von der Leyen di presentare il piano da 800 miliardi di euro denominato ReArmEurope, che la proposta fa discutere le opposizioni ( e peraltro anche i partiti al governo, con Fi a favore e Lega contro), unite tuttavia dalla richiesta che la presidente del Consiglio riferisca in Aula sul posizionamento italiano circa la guerra in Ucraina e il recente scontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky. (Il Dubbio)
E il motivo è sempre lo stesso: l'altalena di notizie sui dazi americani, che colpiscono duramente alcuni settori industriali, come quello delle quattro ruote. Il 4 marzo il comparto è stato tra i peggiori in Europa (-5% l'Euro Stoxx 600 di settore), all'indomani è tra i migliori (+2,6%): mercoledì sono entrati in vigore i nuovi dazi del 25% sui prodotti in ingresso negli Stati Uniti da Messico e Canada, giovedì il segretario al Commercio statunitense, Howard Lutnick, ha detto che le tariffe non saranno sospese, ma il presidente sarebbe intenzionato a “ragionare” per un compromesso “nel mezzo” che potrebbe essere annunciato in tempi brevissimi. (Il Sole 24 ORE)
"Leggo ricostruzioni non rispondenti al vero, questa volta su un tema troppo delicato per tacere. E proprio il nostro convinto e totale europeismo, quello che ci porterà in piazza il 15 marzo, a richiedere in queste ore chiarezza e coraggio nelle parole e nelle scelte". (la Repubblica)
Conte e Schlein dicono no alla proposta della presidente della Commissione Europea su 800 miliardi da spendere per armare il Vecchio Continente ma continuano a procedere per manifestazioni separate. Insomma, i leader di Pd e M5s sono d'accordo sul no al piano di Ursula Von der Leyen per il riarmo dell'Europa ma in piazza si dividono ancora. (il Giornale)
Lo dice all’Adnkronos l’ex governatore della Lombardia, Roberto Formigoni. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)