Le conseguenze del no di Fratelli d'Italia a Ursula von der Leyen

Altri dettagli:
Migranti

Un «no» che arriva dopo un’intensa e serrata trattativa non può essere considerato una scelta. È piuttosto una resa, la presa d’atto che quanto richiesto non è stato ottenuto. È la logica a suggerirlo. Non si negozia quando si ha già in canna un giudizio negativo. Non si decide un voto contrario realmente voluto e consapevole un secondo prima di recarsi nel segreto dell’urna. Piuttosto lo si sbandiera ed esibisce con anticipo, senza lasciarsi tritare dalle accuse di alimentare doppi e tripli forni. (Avvenire)

Ne parlano anche altre testate

– Carlo Fidanza (capodelegazione FdI al Parlamento Ue), avete votato contro Ursula von der Leyen. Perché? "Perché abbiamo ascoltato gli impegni programmatici solo ieri mattina, e si è svelato un intento programmatico spostato a sinistra con un rilancio di politiche ideologiche sull’ambiente e obiettivi ancora più stringenti sul Green deal. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ursula Von der Leyen mette nero su bianco il programma per la prossima legislatura europea in un documento di trenta pagine intitolato Europe's Choice in cui definisce le linee politiche del suo secondo mandato da presidente della Commissione Ue. (il Giornale)

La débâcle di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia in Europa — non solo o tanto per il no al bis di Ursula von der Leyen, ma anche per l’aver trattato fino all’ultimo uscendone sconfitta e la dichiarazione di voto avvenuta a votazione terminata — rischia di essere una sconfitta italiana, è il commento di Romano Prodi. (la Repubblica)

L’Ursula-bis è un Fronte Popolare: barrage contro Meloni

Ursula, ci ho pensato, anche seriamente, ci ho provato ma poi non ce l’ho fatta: la mia casa è quella là, le mie radici, il mio dna sono la destra, antieuropeista, nazionalista, identitaria. L’idea, per qualcuno la speranza, per altri un progetto serio e anche necessario che Giorgia Meloni, da diciotto mesi davanti a quel famoso bivio tra una destra europeista e istituzionale e la destra antisistema, avrebbe finalmente scelto ieri, nel giorno in cui l’Europarlamento decideva il bis di Ursula von der Leyen, si è frantumata nel responso dell’urna elettorale. (Tiscali Notizie)

Da FI comunque assicurano che non ci saranno ripercussioni sul governo nazionale. Da Forza Italia l'irritazione per la scelta degli alleati di non sostenere von der Leyen traspare, è inevitabile. (Fanpage.it)

“Manterremo la rotta su tutti gli obiettivi, compreso il Green Deal“, incluso il bando delle auto a benzina e diesel nel 2035, il taglio del 90 per cento delle emissioni entro il 2040 e un piano per una “industria pulita” nei primi 100 giorni. (Nicola Porro)