Caos cyber, il responsabile ammette: "Potrebbe volerci tempo per risolvere"

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Un errore in un aggiornamento software, un'operazione non andata a buon fine, ha quasi paralizzato il pianeta per lunghissime ore. A farne maggiormente le spese sono stati i sistemi di trasporto e gli ospedali, paralizzati e impossibilitati a operare a causa del blocco dei sistemi. Il "blue screen of death", la schermata apparsa a tutti gli operatori dei sistemi Microsoft operanti con l'antivirus di Crowdstrike ha causato enormi disagi e benché, a monte, i problemi che hanno causato il blocco sono stati risolti, le conseguenze potrebbero perdurare ancora a lungo. (il Giornale)

Su altri giornali

Il disguido tecnologico, infatti, ha causato l'interruzione (temporanea) dell'attività di aeroporti, porti, supermercati, emittenti televisive e società di servizi in tutto il mondo. Migliaia di persone bloccate da un bug che ha causato la “schermata blu della morte” sui computer delle più note aziende al mondo. (WIRED Italia)

Ma in una situazione simile, per quanto straordinaria, l’utente consumatore ha diritto a rimborsi o indennizzi Microsoft down, servizi informatici in tilt per aerei, banche e media (atex.dam.standard.Video - p. (IL GIORNO)

A un aver avuto un inizio di weekend positivo, almeno al di fuori della pista, è stata la Mercedes. La settimana di pausa dopo la tripletta è finalmente terminata e la Formula 1 è pronta per il tredicesimo appuntamento stagionale, il Gran Premio d’Ungheria. (Automoto.it)

Per le aziende riavviare i computer Microsoft Windows bloccati a causa di CrowdStrike non sarà così facile

Il cyber caos che ha riguardato i sistemi informatici di Windows ha riaperto il dibattito sulla necessità di una "sovranità digitale". Dietro al caos informatico globale che sta avendo effetti su aeroporti, banche e media in tutto il mondo, c'è un società statunitense di cybersicurezza: la Crowdstrike. (Secolo d'Italia)

La giornata di oggi, 19 luglio 2024, verrà ricordata come un “nuovo” venerdì nero del Web (il primo fu il 12 maggio 2017, quando il mondo fu colpito dal ransomware WannaCry) e, proprio come quella prima volta, servirà da lezione per comprendere l’importanza di adottare quelle buone pratiche di sicurezza informatica che, ormai nel 2024, dovrebbero essere diventate la norma ma che, a quanto pare, vengono ancora trascurate: prima su tutte, è che gli aggiornamenti automatici non devono mai essere fatti su sistemi in produzione, ma devono prima essere testati su sistemi di sviluppo. (Cyber Security 360)

CrowdStrike (Teleborsa) (Borsa Italiana)