Meloni: "Mafia nemica della nostra democrazia". Mattarella: "Può essere vinta"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale INTERNO

Le mafie sono un nemico dichiarato della nostra democrazia, il governo ribadisce il suo impegno quotidiano per combatterle: queste le parole di Giorgia Meloni in occasione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. "Un importante momento di riflessione per tutti noi" ha spiegato il primo ministro su X, spche l'Italia e le sue istituzioni "si inchinano davanti al sacrificio di chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata: cittadini onesti, servitori dello Stato, persone innocenti cadute sotto i colpi vigliacchi di un giogo vile e spietato". (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

È arrivato dal mare per camminare sulle gambe di cinquantamila persone che hanno sfilato in corteo per ricordare le vittime innocenti delle mafie. I nomi sono stati scanditi uno dopo l’altro. (La Repubblica)

Accanto ai nomi, anche gli anni di attesa per avere giustizia dopo gli assassinii per mano mafiosa: dieci, venti, anche quaranta. Le facce dei loro cari se le sono stampate sul petto. (La Repubblica)

I giovani, con manifesti e slogan, hanno sfilato in modo pacifico per sottolineare il valore storico, istituzionale e sociale sia della lotta alle mafie sia della memoria delle vittime delle mafie. (CremonaOggi)

Redazione lavialibera (lavialibera)

La nostra città ha voluto rendere omaggio alle vittime della mafia con due importanti eventi di riflessione. Oggi, 21 marzo, in tutta Italia si è celebrata la Giornata Nazionale per le Vittime Innocenti delle Mafie, un'occasione per ricordare le 1101 vittime innocenti delle mafie, il cui sacrificio continua a rappresentare un monitor per l'intera società. (BergamoNews.it)

Al di là di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Peppino Impastato, è sempre più difficile trovare ragazzi che sappiano cos’è accaduto a uomini e donne come Libero Grassi, Rocco Chinnici, Rita Atria, Placido Rizzotto e tanti altri. (Il Fatto Quotidiano)