L’USB Vigili del Fuoco ricorda il giornalista Andrea Purgatori

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Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria INTERNO

Il 19 luglio è una data importante. Una di quelle date che rimangono indelebili per molti fattori legati alla storia dei Vigili del Fuoco. Il primo è quello del 19 luglio 1943 del bombardamento dello scalo San Lorenzo a Roma. Dove i Vigili del Fuoco di Roma hanno avuto un ruolo importantissimo per salvare le persone intrappolate nelle macerie. Il secondo è la strage di via D’Amelio a Palermo, dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La notizia riportata su altri giornali

Così parla il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi, a Palermo per seguire i lavori connessi alle celebrazioni per il 32esimo anniversario della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti Emanuela Loi, Eddy Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Agostino Catalano. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il capo della polizia di Stato Vittorio Pisani e la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo hanno deposto una corona di fiori sotto la targa che ricorda gli agenti della scorta caduti nella strage di mafia di via D'Amelio. (ilmessaggero.it)

Minuto di silenzio in via d'Amelio a Palermo alle 16:58, l'ora in cui 32 anni fa, il 19 luglio 1992, avvenne l'attentato mafioso in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli uomini e le donne della sua scorta. (Il Sole 24 ORE)

D’Orso (M5s) attacca la maggioranza: “Ipocrita chi indica Borsellino come modello e nei fatti ne tradisce le idee”

La poliziotta, tra le prime donne ad essere abilitate al servizio scorta in Italia e primo agente di sesso femminile a perdere la vita sul campo, venne assassinata da Cosa Nostra proprio il 19 luglio del 1992, insieme al resto della scorta e al magistrato Paolo Borsellino, nella strage di via D'Amelio. (Prima la Riviera)

Noi siamo qui anche per questo, sia per dare un contributo alla memoria, ma per trarre un insegnamento dalla memoria e offrirlo ai nostri giovani e anche ai nostri uomini e le donne delle forze dell'ordine per quello che è stato l'esempio di questi veri e propri eroi, eroi civili che hanno in un periodo difficile dato un insegnamento alle nuove generazioni di quale era la parte giusta in cui stare. (Il Messaggero Veneto)

“Il trentaduesimo anniversario della strage di via D’Amelio si celebra in un contesto oscuro in cui tanti fanno memoria formale ma tradiscono l’insegnamento di Paolo Borsellino. La presidente e la maggioranza hanno deciso di circoscrivere i lavori sul biennio 1992-93 solo a una ricostruzione della strage di via D’Amelio, escludendo approfondimenti su quella di Capaci, sulle esplosioni di via dei Georgofili, via Palestro, San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro, sull’autobomba in via Sabini a Roma, sul fallito attentato allo Stadio Olimpico”. (Il Fatto Quotidiano)