La scoperta del caso Sala in Iran: «C’è solidarietà»
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«È ridondante parlare di diritti ora che la collega italiana giace in carcere. Come se fosse una novità che i diritti non valgono nulla da noi quando vai contro il potere, mentre anche a Roma si spartiscono attentamente tra amici e non amici. Il caso si consuma al margine di un conflitto internazionale tra gli Stati Uniti e il nostro paese che impone una soluzione politica», dice amareggiato Amir, uno dei rari giornalisti iraniani che stanno seguendo il caso di Cecilia Sala in Iran. (il manifesto)
Su altri media
«Muraro dovrebbe evitare certe sparate e, da assessore alla sicurezza, preoccuparsi dell'escalation dei furti a Mogliano non di un gruppo di giovani che manifesta legittima preoccupazione per la sorte di una connazionale detenuta in maniera illegale da una dittatura». (ilgazzettino.it)
"Sul piano storico l'Italia ha già affrontato i possibili scenari del caso di Cecilia Sala". A parlare con HuffPost è Valentine Lomellini, professoressa dell'Università di Padova, dove insegna "Terrorism and Security Cooperation" e dirige il Centre for Security Studies. (L'HuffPost)
Chi pensa che la detenzione di Cecilia Sala – e sono in molti purtroppo – sia da ricondurre alla sua superficialità, si sbaglia. “Ma smetterla di andare in questi Paesi? Magari in questi momenti? Oppure non da sola?”, “impara ad andare in questi posti”. (Luce)
Due donne e, con loro, Giorgia Meloni, riunite in una vicenda imprevista e dalla soluzione imprevedibile. (il Giornale)
Si è conclusa dopo due ore e mezza l'audizione al Copasir dell'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica Alfredo Mantovano, convocata per aggiornare l'organismo parlamentare sul caso Cecilia Sala, la giornalista detenuta in Iran dallo scorso 19 dicembre. (Tiscali Notizie)
Caro direttore, Lettera di Matteo Renzi a «La Verità» del 05-01-2024 (Matteo Renzi)