Foti, il diktat-FdI a Ursula: "Deve decidere, o noi o i Verdi"

Via ogni equivoco: la scelta di Ursula Von der Leyen dovrà essere tra i verdi e Fratelli d'Italia. Altrimenti, ognuno per la sua strada. A sottolinearlo in una intervista al Corriere della Sera, è Tommaso Foti, braccio destro della premier Giorgia Meloni e presidente del gruppo dei deputati di FdI alla Camera. La partita è quella delle nomine Ue, con il voto decisivo tra poche ore che potrebbe confermare la presidenza della Commissione Ue per l'esponente tedesca della Ppe o, viceversa, silurarla sotto il peso dei franchi tiratori (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altre testate

Ma anche quello degli eurodeputati pronta a sostenerla nell’Aula di Strasburgo. Il conto alla rovescia è quello delle ore che la separano dal voto di fiducia per un secondo mandato alla guida della Commissione, certo. (Open)

Quando manca un giorno alla votazione, la scelta di Fratelli d’Italia di dare via libera a Ursula von der Leyen a presidente della Commissione Ue o astenersi è oggetto di tanta congetture su tutti i quotidiani. (Secolo d'Italia)

E così siamo arrivati al fatidico 18 luglio, in cui alle ore 13 il Parlamento Europeo esprimerà, a voto segreto, il proprio voto sulla Presidenza della Commissione Ue. Una delle poche certezze nella vita è che il tempo passa, inesorabilmente passa. (tviweb)

Fratellastri d'Europa. Meloni ora ha paura di salvinizzarsi

Nel regno del compromesso e dell'arte del possibile, si può arrivare alla quadratura del cerchio che in geometria invece è un'eresia. Specie se l'interlocutore del momento, in questo caso Ursula von der Leyen, è disposta a giocare di sponda con Giorgia Meloni (il Giornale)

Intorno alla riconferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea i giochi sembrano essersi chiusi definitivamente stamattina a Strasburgo, all’ultimo incontro della tedesca con i gruppi parlamentari, quello riservato ai Conservatori di Giorgia Meloni (L'HuffPost)

Magari è un po’ retorico definire come “storico” il voto di giovedì pomeriggio su Ursula von der Leyen. Però storico è il tornante in cui si colloca: gli spari in Pennsylvania e l’eventualità, squadernata, di Donald Trump verso la Casa Bianca; Vladimir Putin che si prepara ad incassare la sua scommessa sull’America First. (L'HuffPost)