Nel tribunale di Salerno il 63esimo suicidio - Comunicato stampa

Nel tribunale di Salerno il 63esimo suicidio - Comunicato stampa
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
UILPA Polizia Penitenziaria INTERNO

Carceri: Nel tribunale di Salerno il 63esimo suicidio Roma, 05 Ago. – “48 anni, originario di Montecorvino Rovella, si sarebbe suicidato impiccandosi nel bagno della camera di sicurezza del Tribunale di Salerno dov’era stato tradotto in mattinata per la convalida dell’arresto scattato per maltrattamenti in famiglia. Subito soccorso e condotto in ospedale, sarebbe spirato poco dopo. Si tratta, dunque, del 63esimo detenuto che si è tolto la vita dall’inizio dell’anno, cui bisogna aggiungere 7 appartenenti alla Polizia penitenziaria”. (UILPA Polizia Penitenziaria)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Il sovraffollamento, lo scarso numero di agenti, detenuti con patologie psichiche e psichiatriche, pochissimi medici e il caldo che, se in questo periodo è insopportabile per loro, figuriamoci per noi” dice Piloni che proprio lunedì scorso era stato in visita all’istituto penitenziario, dove ha potuto percepire di persona “la disperazione che arrivava da dietro le sbarre: un detenuto, dalla finestra della sua cella, mi ha urlato di andare a vedere come sono messi e che non ce la fanno più. (WelfareNetwork)

(immagine di repertorio) 5 (Fanpage.it)

I dannati del carcere: sono 23 mila i detenuti che potrebbero beneficiare di misure alternative ma restano in cella

Un uomo di 31 anni si è tolto la vita ieri sera verso le 19 in una cella della Casa Circondariale di Cremona a Cà del Ferro. Il trentunenne, originario del Marocco,  era senza fissa dimora e gli erano stati contestati i reati di rapina e violenza sessuale. (Cremona Sera)

I dannati delle carceri le loro colpe potrebbero espiarle fuori dai penitenziari. E non hanno nemmeno un lavoro. (La Stampa)