Putin, ‘piano’ per la pace: “Serve governo provvisorio in Ucraina”

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OglioPoNews ESTERI

(Adnkronos) – “Donald Trump vuole davvero la pace. La Russia è pronta a collaborare con qualsiasi partner per arrivare a un accordo. L’Ucraina dovrebbe avere un governo sotto l’egida dell’Onu e di altri paesi”. Vladimir Putin, dal circolo polare artico, lancia un messaggio agli Stati Uniti, all’Ucraina e ai paesi che sostengono Kiev. La Russia, dice il presidente, vuole la pace. Alle sue condizioni. (OglioPoNews)

La notizia riportata su altri media

Una mossa che sorprende, ma che solleva inevitabili dubbi: non è la prima volta che il Cremlino lancia segnali di apertura salvo poi ritrarsi o usarli come leva diplomatica. (ilmessaggero.it)

Il vertice di Riyad non ha cambiato molto sullo stato dei fatti della guerra russo-ucraina, anche perché non ha scaturito un chiaro documento comune. Ma è evidente che tali tipologie di negoziati partono con iniziali barriere insormontabili da ambo le parti, ciò è dovuto al fatto che il conflitto non ha ancora decretato né un vincente netto, né un perdente netto; ovvero l’Ucraina non si è arresa. (L'Opinione)

Savostianov, inoltre, non ha risparmiato critiche all’Europa, la quale «dovrebbe svegliarsi, e dovrebbe farlo in fretta», in quanto il secondo obiettivo della Russia sarebbe il «ritrovamento» del suo ruolo di guida in Europa, «perduto con lo scioglimento dell’Unione Sovietica». (Corriere del Ticino)

“Ha bisogno di un avamposto russo sulla riva destra del Dnepr. Kherson e dintorni, per capirci. (Il Fatto Quotidiano)

Ciò non significa che l’obiettivo di Donald Trump di smettere di finanziare la difesa di Kiev non sarà – nel medio periodo – raggiunto: quell’obiettivo verrà realizzato, con la duplice conseguenza di un esito sfavorevole per l’Ucraina e una prova di maturità imposta per l’Europa. (L'HuffPost)

«In fondo anche Vladimir Putin vuole la pace»: è questo il postulato comune che oggi, con l'annuncio del recente accordo sul cessate il fuoco temporaneo nel Mar Nero e lo stop agli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine, rimbalza dai salotti diplomatici fino ai tavoli negoziali sauditi. (Secolo d'Italia)