Caos treni a Roma: Rfi sospende il contratto con la ditta accusata del guasto. Salvini: «Io non pianto chiodi»

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La prima e immediata conseguenza del caos treni che si è verificato ieri a Roma è la sospensione del contratto che lega l'azienda Rete Ferroviaria Italiana e la Str92, la ditta del frusinate intervenuta sulla tratta ferroviaria Parco Prenestino-Roma Termini, dove si è verificato un danno alla linea con conseguenze sulla circolazione dei treni. La firma è avvenuta dopo le necessarie verifiche. Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini «aveva espresso fin da subito l'esigenza di verificare l'accaduto per accertare eventuali responsabilità e agire di conseguenza». (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Il maltempo, con conseguente passaggio di una tromba d’aria nella zona di Santa Severa Nord, ha fatto alzare un telone – che probabilmente copriva un gazebo – finito sui cavi di alta tensione che alimentano la linea ferroviaria Roma-Civitavecchia. (TerzoBinario.it)

Nella giornata di ieri il traffico ferroviario è stato paralizzato da un banale problema tecnico che ha messo in luce una infrastruttura probabilmente inadeguata. (DDay.it)

Salvini: "Mi occupo di soldi per ferrovie, non pianto chiodi" (Il Mattino di Padova)

Treni cancellati, l'Italia in tilt «per un chiodo in un cavo». Sospeso il contratto con la ditta che lavorava sulla linea». Rfi: «Oggi circolazione regolare»

Il guasto che da Roma manda in tilt la rete ferroviaria, con decine di treni cancellati, ha scatenato una bufera di polemiche contro Matteo Salvini, e alle proteste dei passeggeri che da tutta Italia corrono sui social si aggiunge l’assedio delle opposizioni che chiedono al ministro dei Trasporti di riferire in Aula e dimettersi. (Il T Quotidiano)

Treni, Salvini: “RFI e FS in commissione, ho chiesto a tecnici chi ha sbagliato” 02 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Dopo la tempesta, una relativa tranquillità oggi nelle stazioni di tutta Italia. Mercoledì, Roma, ore 6.30: nelle due maggiori stazioni della Capitale d’Italia non parte e non arriva neanche un treno. (Corriere Roma)