Elezioni Usa, Harris o Trump: per chi votano le comunità etniche?

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Luce ESTERI

È il giorno del voto negli Usa. Nella serata/notte di oggi (orario italiano) i cittadini e le cittadine americane sono chiamati a eleggere il prossimo o la prossima presidente. I due candidati alla Casa Bianca, Kamala Harris e Donald Trump, corteggiano le minoranze etniche negli Usa che potrebbero far cambiare il risultato delle elezioni in alcuni Stati. Tradizionalmente, infatti, queste comunità sembrerebbero orientate verso il lato democratico, ma il loro sostegno ultimamente va erodendosi a favore del tycoon. (Luce)

Se ne è parlato anche su altri media

Determinante sarà il risultato nei sette principali swing states che faranno pendere l'ago della bilancia a favore di Donald Trump o Kamala Harris e la scelta degli elettori di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Nord Carolina, Pennsylvania, Wisconsin. (il Giornale)

Negli Stati Uniti, la fede è un elemento centrale non solo nella vita quotidiana, ma anche nelle decisioni politiche. Più del 50% degli americani attribuisce infatti un’importanza cruciale alla religione, confermando gli Stati Uniti come uno dei Paesi più religiosi nel mondo occidentale. (Famiglia Cristiana)

Il primo è l’ampiezza del divario di genere, ovvero il voto tra elettrici ed elettori americani. Le presidenziali si sono trasformate da tempo in elezioni basata sul genere, quelle di quest’anno hanno registrato un’accelerazione piuttosto pronunciata. (La Stampa)

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Sono i cosiddetti Aapi, Asian american and pacific islanders, 15 milioni dei quali, con i loro voti, contribuiranno a decidere le sorti delle elezioni presidenziali Usa: in un senso (Kamala Harris) o nell'altro (Donald Trump). (Inside Over)

«Sappiamo bene che i cattolici americani integralisti, che sono tantissimi, purtroppo stanno dalla parte di Trump. In queste elezioni americane» ci sono come candidati «un guerrafondaio, e un’altra che secondo me è anche lei guerrafondaia. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

A decidere chi arriverà alla Casa Bianca saranno ovviamente gli stati in bilico e, all’interno di essi, alcune fasce di elettori che potrebbero risultare determinanti. In queste elezioni i due candidati sanno di giocarsela alla pari. (ilmessaggero.it)