Siria, la nuova era: al Jolani presidente. La richiesta a Mosca: «Dateci Assad»
È passato circa un mese e mezzo da quando i ribelli guidati dall’allora Abu Muhammad al Jolani sono partiti da Idlib e hanno rovesciato il regime di Bashar al-Assad. Oggi, Jolani preferisce farsi chiamare Ahmed Sharaa. Del regime, sono rimaste le vecchie carceri, i palazzi, le ferite della guerra civile. Ma mentre l’esercito di Damasco si è sciolto di fronte all’avanzata ribelle, ora per la Siria è arrivato il momento di voltare pagina e fare i conti con il passato. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
La giovane Latifa al-Droubi, unica moglie del presidente, ha fatto la sua prima apparizione pubblica durante la prima visita ufficiale del presidente in Arabia Saudita e in Turchia. Intanto Ahmed al Sharaa, attuale presidente ad interim della Siria - conosciuto da capo dell'Isis come Al Joulani - si è finalmente fatto accopagnare da sua moglie in pubblico, dandole un volto e una identità. (ilmessaggero.it)
Al-Sharaa è stato trasportato dalla capitale Damasco ad Ankara con un aereo della presidenza turca, poi Erdogan lo ha accolto nel palazzo presidenziale di Bestepe. È il suo secondo viaggio all’estero dopo l’Arabia saudita. (il manifesto)
Il presidente ad interim della Siria, Ahmad al-Sharaa, anche noto con il nome da combattimento al-Jolani, si è recato oggi ad Ankara, dove è stato accolto con una cerimonia di basso profilo rispetto ad altri capi di Stato. (Il Sole 24 ORE)
Queste basi nelle intenzioni turche faciliteranno l’addestramento dell’Esercito siriano e dei piloti, contribuendo alla formazione di un’Aeronautica militare praticamente annientata dopo i pesanti raid israeliani degli ultimi mesi. (Ares Osservatorio Difesa)
Dopo aver sostenuto per anni l’organizzazione e l'avanzata delle forze anti-Assad che nel dicembre del 2024 hanno costretto l’ex presidente siriano a fuggire a Mosca, favorendo l’instaurazione di uno storico cambio di potere a Damasco, ora la Turchia potrebbe assumere un ruolo di maggiore responsabilità e presenza in territorio siriano dal punto di vista sia economico che militare. (Inside Over)
Alla domanda se la Siria da lui governata stia andando verso la democrazia, al-Sharaa ha risposto: “Se democrazia significa che le persone decidono da chi saranno governate e da chi saranno rappresentate in parlamento, allora sì, la Siria sta andando in questa direzione”. (RSI)