“Prima della pandemia…”. Ora l’ex vicina di casa inguaia Ilaria Salis

Non si dipana l’intricata vicenda dell’occupazione abusiva di un appartamento da parte di Ilaria Salis, ex detenuta e ora europarlamentare. La scoperta di questa occupazione, avvenuta nel lontano 2008, ha acceso i riflettori sulla gestione degli alloggi e sulle politiche abitative nel Paese, suscitando reazioni a diversi livelli. Tanto che il Consiglio regionale lombardo ha approvato una mozione per chiedere ad Aler di fare il possibile per recuperare il presunto debito da 90mila euro che Salis avrebbe contratto con l’ente gestore degli immobili pubblici. (Nicola Porro)

Su altre fonti

Il testo, approvato con 45 voti favorevoli e 19 contrari, impegna il presidente Attilio Fontana a sollecitare l’azienda regionale di edilizia residenziale a intraprendere immediatamente le procedure legali per il recupero del credito, incluso il pignoramento dei conti correnti di Salis (CremonaOggi)

Ha occupato, sì, ma sempre educatamente e salutando quando la si incontrava nel cortile. (Secolo d'Italia)

In un’intervista a Libero oggi il leader ambientalista Angelo Bonelli, che con Nicola Fratoianni è il perno di Alleanza Verdi Sinistra, parla del caso della casa popolare occupata dalla neo-europarlamentare (Open)

Ilaria Salis e noi: le ragioni di un'inconciliabilità

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Le esternazioni da occupante abusiva d’immobili pubblici della neo deputata al Parlamento europeo, Ilaria Salis, ci hanno scioccato. La sfacciata impudenza nel rivendicare un comportamento criminale; la violenza insita nelle parole di chi asserisce che occupare abusivamente un immobile sia un atto di giustizia; il potenziale sovversivo di un pensiero fondato sul convincimento che le regole del gioco democratico possano essere disattese in base a una insindacabile valutazione soggettiva di cosa sia giusto; l’arroganza di voler farla franca e non risarcire economicamente l’ente pubblico danneggiato dalle procurate occupazioni abusive e violente; il giustificazionismo surreale di una condotta riprovevole; l’illogicità nel vestire i panni di un bizzarro Robin Hood, intento non già a rubare ai ricchi per dare ai poveri – come nella storia leggendaria del personaggio originale – ma beccata a defraudare “gli ultimi” dei pochi diritti che spettano loro. (L'Opinione delle Libertà)