Mosca pronta a evacuare le basi siriane. Aerei e armi potrebbero sbarcare in Libia
Decisi a restare, ma pronti a evacuare. Per ora il Cremlino sembra aver deciso così. Le sorti della base navale di Tartus e di quella aerea di Hmeimim, entrambe situate nella regione nord occidentale di Latakya, non si decidono, però solo a Mosca. Nonostante le trattative condotte da Vladimir Putin e dal presidente turco Recep Tayyp Erdogan nei giorni precedenti la caduta di Bashar Assad, gli accordi tra Ankara e Mosca non bastano a garantire la permanenza delle basi militari russe in Siria (il Giornale)
Su altri media
Milano, 15 dic. (Agenzia askanews)
Un «ponte aereo» fra Russia e Libia, con voli che fanno su e giù fra i due Paesi. A segnalare questi insoliti movimenti è Itamilradar, portale di monitoraggio specializzato nel tracciamento dei voli militari e di pattugliamento nel Mediterraneo. (ilmessaggero.it)
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha annunciato oggi che la Russia non ha preso una decisione definitiva riguardo le basi militari russe in Siria, limitandosi a spiegare che il Cremlino è “in contatto con funzionari in Siria”. (Notizie Geopolitiche)
Israele continua a intensificare i suoi attacchi aerei contro il territorio siriano, mirando in particolare ai tunnel sotto le montagne che contengono depositi di missili balistici", ha aggiunto l'Ong, che ha contato 446 raid aerei israeliani dalla caduta di Assad l'8 dicembre. (Sky Tg24 )
Continua il ritiro russo dall’entroterra siriano (Analisi Difesa)
Sì, perché le basi della Marina a Tartus e dell’Aviazione a Khmeimim, teoricamente prese in affitto fino al 2066, sono state utilizzate per anni come punto di passaggio obbligato per i mercenari impiegati in Centrafrica e nel Sahel. (L'Eco di Bergamo)