Angelo Vassallo, il figlio Antonio: «Fabio Cagnazzo? Non mi è mai piaciuto. Per me non è finita: voglio chi tradì mio padre»
Dopo 14 anni, finalmente la verità. Svolta nelle indagini sull'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nel 2010. Arrestate quattro persone, tra cui due carabinieri: l'ufficiale Fabio Cagnazzo, il figlio del boss e collaboratore di giustizia Ridosso, l'imprenditore Cipriano e l'ex brigadiere Cioffi. Il primo cittadino del comune del Salernitano aveva scoperto un traffico di droga che coinvolgeva ambienti della camorra e militari dell'Arma. (leggo.it)
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E fatto sopralluoghi, un paio in due settimane, fino a entrare in azione quando tutti i complici avevano un possibile alibi da offrire agli inquirenti. Hanno studiato la scena del delitto per giorni, pedinando l’obiettivo. (ilmessaggero.it)
Stampa Ucciso per difendere la sua terra. Dopo 14 anni svolta nelle indagini sul delitto Vassallo: in cella il colonnello Cagnazzo, il carabiniere Cioffi, Ridosso e Cipriano. Il sindaco pescatore aveva scoperto che Pollica era diventata il crocevia dei traffici di droga. (Salernonotizie.it)
L’omicidio di Angelo non poteva essere, non è stato, solo un evento locale, perché l’uccisione di un sindaco, peraltro già molto conosciuto e apprezzato, muove da ragioni profonde e viene deciso con coperture in alto, soprattutto se in complicità tra uomini dello stato e capi clan. (Il Fatto Quotidiano)
Salerno. (Il Fatto Quotidiano)
Una vera e propria dinastia di carabinieri. Il nonno di Fabio Cagnazzo era maresciallo, mentre suo padre, Domenico, è stato un generale di alto profilo, noto per l’arresto di Enzo Tortora nel 1983. Anche i fratelli Salvatore e Massimo, gemello di Fabio, sono ufficiali superiori. (ciociariaoggi.it)
Ansa (Avvenire)