Campo largo, fallisce nella notte l’ultima mediazione sulla Liguria, renziani fuori. Iv: “Da M5s liste di proscrizione”. Orlando: “Le tensioni nazionali scaricate sulla regione”
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Non è servita, la lunga notte di trattative al tavolo del campo largo (fu) larghissimo sul caso Liguria. Dopo gli strappi in serie della settimana, prima quello tra Pd e M5s sul voto in Parlamento sul cda della Rai, poi (anche) di riflesso quello che ha portato al passo di lato di Italia Viva dalla coalizione progressista in corsa per le Regionali liguri di fine ottobre, l’incidente di percorso n… (La Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri media
Il “Patto Civico Riformista” che include i simboli di Alleanza Civica Liguria, Azione con Carlo Calenda, Movimento Repubblicani Europei, e altre forze civiche e riformiste, europeiste, liberali, socialiste e popolari, ha depositato la lista dei suoi candidati alle prossime regionali del 27/28 ottobre in Liguria, con l’obiettivo di sostenere la candidatura di Andrea Orlando come Presidente della regione. (CittaDellaSpezia)
Di certo, per il modo in cui è avvenuta – a poche ore dalla fine dei termini per la presentazione delle liste – così come per le dichiarazioni dei protagonisti, la sensazione è che sulla marcia indietro di Italia Viva dopo i veti del M5s, se ne parlerà ancora a lungo. (LA NAZIONE)
La responsabilità dello strappo con Italia Viva è di tutte parti coinvolte: Andrea Orlando, ospite di Portofino d’Autore a Castello Brown, lo ammette, in margine al suo intervento ufficiale. Colpa di tutti - Chi descriveva un Orlando furibondo anche con i suoi ha trovato invece un candidato solo molto stizzito: “Quando le cose non vanno nel modo giusto la colpa è di tutti, è una situazione che andava gestita meglio. (Telenord.it)
Questo è accaduto per volontà espressa del Movimento cinque stelle e nella passiva accettazione di un Pd, asservito e pauroso, che pure esprime il candidato presidente, che asserisce di non avere voce in capitolo. (CittaDellaSpezia)
"Personalmente considero tutto ciò una follia votata alla sconfitta e un'operazione di killeraggio politico che +Europa proprio non meritava per la sua lealtà e correttezza - conclude Gradi - ricordo che, alle elezioni politiche di due anni fa, nonostante lo sfilamento di Calenda con il quale eravamo legati da patto federativo, noi, invece, tenemmo fede all'accordo con il Pd e scendemmo coraggiosamente in campo con la lista +Europa che con il suo quasi 3% nazionale ha consentito al Pd di eleggere oltre 12 parlamentari. (Genova24.it)
Se tecnicamente le liste dei renziani sono escluse dalle urne - la presentazione delle liste è scaduta oggi - sul tavolo resta l' eventuale appoggio politico del partito, già in essere a livello comunale per quanto riguarda l'attuale giunta genovese. (Genova24.it)